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Lezioni di pronto soccorso: proposta bipartisan

Sapere come comportarsi in caso di malore improvviso o di incidente, essere capaci di praticare un massaggio cardiaco o di tamponare un’emorragia fino all’arrivo dell’ambulanza: alle medie e al liceo si imparino i rudimenti del pronto soccorso.

E’ questa la questa direzione in cui si muovono due proposte di legge, presentate da parlamentari  del Pd e del Pdl, che mirano ad introdurre nei programmi scolastici l’insegnamento del primo soccorso, argomento trattato peraltro qualche giorno fa anche nel corso di un convegno con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

In Italia 60mila persone muoiono per un arresto cardiaco, 23mila sono vittime di un trauma improvviso e 6mila di un incidente stradale. Un intervento di primo soccorso tempestivo ed adeguato potrebbe salvare il 30% delle persone colpite, sottolineano i firmatari delle due iniziative legislative, il deputato del Pd Gerolamo Grassi e il senatore del Pdl Luigi D’Ambrosio Lettieri.

Nel caso dell’Italia, sostengono i proponenti, “ciò significherebbe che delle 164 persone che ogni giorno muoiono a causa di un arresto cardiaco o per problemi cardiovascolari, almeno 50 potrebbero essere salvate semplicemente intervenendo in tempo, con soccorsi appropriati“.

A loro avviso per imparare l’abc del pronto soccorso ci vogliono 60 ore l’anno, 12 per ognuno dei 5 livelli di insegnamento previsti: tecniche di base, primo soccorso della persona traumatizzata, l’aiuto a chi non ha subito traumi ma è stato colto da malore, defibrillazione precoce semiautomatica, primo soccorso nelle grandi emergenze.

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