UDU: ricorsi contro tutti gli atenei fuori legge
L’Udu, Unione degli universitari, rende noto che intraprenderà nelle prossime settimane ricorsi contro tutti gli atenei in cui la tassazione studentesca è fuori legge, nel senso che supera il limite del 20% del Fondo di finanziamento ordinario assegnato alle signole università.
L’ Udu farà azioni legali del tutto simili a quella portata avanti nell’Ateneo di Pavia, che è già stato condannato a risarcire tutti i propri studenti per una cifra vicina ai 2 milioni di euro.
L’Udu organizzerà i ricorsi in tutti gli atenei italiani dove si troveranno studenti disposti a effettuare ricorso, “in modo che tutti i 218 milioni di euro di tassazione fuorilegge degli altri atenei italiani possano essere risarciti agli studenti vittime delle tassazione contra legem”.
“L’obiettivo dei nostri ricorsi”, spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’Unione degli studenti universitari, “non è quello di mandare sul lastrico le università, ma, tramite l’azione legale, smascherare quanto il sistema d’istruzione italiano sia tremendamente sotto finanziato”.
Dalle università interessate giungono intanto precisazioni e contestazioni del metodo impiegato per calcolare il livello di tassazione che esse avrebbero dovuto rispettare. Secondo Giuseppe Giovanelli, direttore amministrativo dell’ateneo, molte delle università a rischio di ricorsi “sono sotto finanziate dal ministero rispetto alla media nazionale”. Quella di Bergamo, per esempio “ha una media pro capite per studente di tasse universitarie pari a 836 euro, il 27% in meno della media nazionale di 1.100 euro. Nonostante questo sfora il tetto, ed è tra quelle che lo superano di più: questo dice molto, a mio avviso, dell’incapacità del parametro di fotografare la situazione”.
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