Susanna Camusso nuova leader della Cgil

Con 125 voti a favore, pari al 79,1%, 21 contrari, 12 astenuti, 0 schede nulle, per un totale di 158 votanti su 162 aventi diritto,  il comitato direttivo della CGIL, riunitosi questa mattina a Roma, ha eletto Susanna Camusso, sindacalista milanese, segretario generale della Cgil. La votazione si è svolta a scrutinio segreto.

I 21 voti contrari sono venuti in buona parte dai rappresentanti della Fiom che lamentano un “problema di democrazia e una spinta autoritaria interna”, come ha detto Giorgio Cremaschi, membro della segreteria nazionale della Fiom (dalla quale peraltro proviene la stessa Camusso).

Per Cremaschi l’elezione di Susanna Camusso è avvenuta “sull’onda di una campagna mediatica che non ha avuto precedenti nella storia degli insediamenti dei segretari generali dell’organizzazione” e che ha puntato a presentare la nuova segretaria generale “come colei che riporterà finalmente la Cgil nell’alveo della concertazione del patto sociale, superando le ambiguità di Epifani e mettendo a posto la Fiom”.

Secondo la minoranza della Cgil che ha votato contro la sua elezione la Camusso è insomma interprete di una linea moderata e ‘riformista’ alla quale occorre opporsi.

Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, si è congratulato con la neoleletta dicendosi ”fiducioso” che sotto la guida della nuova segretaria la Cgil potrà riprendere ”relazioni unitarie” con le altre organizzazioni sindacali.