Ddl di Bilancio: aumentano fondi per borse di studio e l’educazione civica diventa anche finanziaria

Lo stanziamento per le borse di studio universitarie passa da 16 a 31 milioni di euro e l’educazione civica diventa anche economica e finanziaria. Sono queste le principali novità (ma non le uniche) introdotte in manovra. Vediamo insieme quali sono gli emendamenti proposti dalla commissione Bilancio del Senato e su quali punti è arrivato l’ok della Conferenza Stato Regioni. 

Diritto di studio universitario

Oltre all’aumento del fondo per promuovere il diritto allo studio, degno di nota in tema di borse di studio, secondo quanto riportato anche da Scuola24, è l’ok della Conferenza Stato Regioni al riparto del Fondo integrativo statale da 254,8 milioni per lo scorso anno accademico. Si tratta di risorse che includono gli 1,6 destinati ai territori colpiti dagli eventi sismici degli anni scorsi. La quota più ampia di fondi va all’Emilia Romagna con 31,3 milioni, davanti al Lazio (24,9) e alla Toscana (23,7 milioni). Fanalino di coda la Valle d’Aosta con 182mila euro, preceduta da Molise (707mila euro) e Basilicata (1,6 milioni).

Borse di studio, Ascani: “Finalmente segnale di attenzione ai diritti dei giovani”

“Da 16 a 31 milioni di euro: viene raddoppiato l’aumento del fondo per il diritto allo studio universitario per il 2020 grazie a un emendamento alla manovra, approvato in Commissione Bilancio al Senato. Finalmente un concreto segnale di attenzione ai diritti dei nostri giovani e ai bisogni delle famiglie. Puntiamo a eliminare il paradossale fenomeno degli idonei non beneficiari, ovvero quegli studenti che avrebbero i requisiti per ottenere una borsa di studio ma non la ricevono per mancanza di risorse. Garantire l’accesso alla formazione e assicurare un percorso di studi di qualità è fondamentale se vogliamo costruire società eque e se vogliamo creare le condizioni di una crescita sostenibile per il nostro Paese”. Così la vice ministra dell’Istruzione, Anna Ascani.

“C’è chi parla di questa manovra soltanto in termini di tasse e presunti tagli. Stiamo dimostrando, invece, che abbiamo a cuore le esigenze del Paese e stiamo intervenendo in maniera strategica, investendo nei settori che riteniamo cruciali per lo sviluppo. La conoscenza è sicuramente uno di questi. Una risposta chiara e inequivocabile a chi nei mesi passati ha messo a dura prova il sistema, prendendo in giro i cittadini”, conclude Ascani.

Educazione civica: novità in vista

L’insegnamento obbligatorio dell’educazione civica è stato introdotto dalla legge 92/2019  entrata in vigore il 5 settembre scorso, quando però l’anno scolastico era già iniziato. Proprio per questo motivo una nota del Miur ne ha disposto lo slittamento all’anno scolastico 2020/2021. Per effetto dell’emendamento alla legge di bilancio i fondi allocati presso il MIUR crescono di 200mila euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Un emendamento contenuto nel pacchetto dei relatori al Ddl bilancio depositato in commissione Bilancio al Senato, modifica inoltre la legge che reintroduce l’insegnamento scolastico dell’educazione facendola diventare anche economica e finanziaria.

Proroga insegnanti distaccati

Altra novità in materia di scuola: la proposta di modifica alla legge di bilancio approvata in commissione prevede la proroga di 100 insegnanti fuori ruolo “presso gli enti e le associazioni che svolgono attività di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento di tossicodipendenti”. Fino al 2021/22 viene prorogata anche la possibilità di assegnare fino 100 insegnanti e dirigenti scolastici “alle associazioni professionali del personale direttivo e docente ed agli enti cooperativi da esse promossi, nonché agli enti ed istituzioni che svolgono, per loro finalità istituzionale, impegni nel campo della formazione e della ricerca educativa e didattica”. La misura ha un costo pari a 1,81 milioni nel 2020 e 3,55 milioni nel 2021.