Alunna disabile in classe: genitori non mandano figli a scuola per un giorno

Lo scorso 11 ottobre, presso la scuola primaria di Cornegliano Laudense, alcuni genitori di una classe hanno messo in atto una protesta tenendo per un giorno i loro figli a casa. La problematica che intendevano denunciare riguardava la gestione di una bambina disabile che fa parte della classe: quest’ultima, secondo i genitori, avrebbe in più occasioni rappresentato un elemento di disturbo per i compagni e oltre che una fonte di difficoltà.

Il Giorno di Lodi sottolinea che la notizia si è diffusa solo negli ultimi giorni, dopo che è stata resa nota la comunicazione ufficiale della scuola con cui si invita al rispetto del principio di universalità della scuola, sancito dalla Costituzione, e si ricorda l’importanza dell’inclusione e dell’accoglienza.

Uno dei genitori coinvolti ha sottolineato che la protesta non mirava a condannare la presenza della bambina disabile ma piuttosto a sollecitare le figure responsabili del piano di inserimento in classe che dovrebbe essere a lei dedicato; finora non sarebbero state adottate strategie efficaci e né fornite soluzioni reali alle difficoltà manifestate dal gruppo classe. La situazione resta molto delicata e, per affrontarla, martedì scorso la dirigente scolastica, Stefania Menin, ha convocato una riunione dei genitori, che è stata accompagnata da una manifestazione con striscioni.

È utile ricordare che proprio nei prossimi giorni, il 6 novembre, verrà assegnato un premio a Montecitorio, in occasione della quinta edizione dello Standout woman award, a Luisa Cirimbilli, ragazza disabile che a luglio ha conseguito la sua terza laurea in psicologia. Un insegnante le aveva consigliato di fermarsi alla terza media, per le eccessive criticità del percorso: “Quel giudizio è stato la miccia che mi ha spinto a proseguire negli studi” – ha raccontato Luisa al Quotidiano Nazionale.