Scuola secondaria di I grado. Sarebbe stata meglio la media del sei

Le associazioni dei genitori prendono posizione sugli impatti che la nuova valutazione degli alunni avrà sui ragazzi di scuola media.

La disposizione normativa (art. 3 della legge 169/2008) che richiede la sufficienza in ogni disciplina per ottenere l’ammissione alla classe successiva o all’esame è ritenuta eccessivamente severa.

C’è una differenza di comportamento normativo tra scuole medie e superiori: questo creerà un problema“, spiega la presidente dell’Agesc, Maria Grazia Colombo dell’Associazione dei genitori cattolici.

Nella secondaria superiore, come si sa, per l’ammissione all’esame è richiesta infatti la media del sei con l’aiutino del voto di condotta. Nella secondaria di I grado, no.

Per l’ammissione alle classi successive nelle superiori si sospende lo scrutinio consentendo allo studente il recupero delle insufficienze durante l’estate con verifica a settembre del superamento delle carenze formative.

Nella secondaria di I grado, invece, non c’è nessuno sconto: promossi o bocciati subito.

Condividiamo la necessità di una maggiore serietà anche nella valutazione – dice la presidente dell’Agesc – ma per quest’anno bisognava usare lo stesso metodo, la media del sei, sia alle medie che alle superiori, mettendo i ragazzi nelle stesse condizioni“.