
Un’illusione ottica inganna l’occhio umano facendogli cogliere in modo scorretto la realtà o mostrando perfino qualcosa che non è presente.
Una facile ricerca in rete mostra una lunga serie di illusioni ottiche (geometriche, prospettiche, di movimento…) e di figure ambigue o impossibili. Mostrarne alcune agli alunni significa attrarre senza alcun dubbio la loro attenzione, poi la voglia di esprimere le loro percezioni, sensazioni, reazioni ed interpretazioni quindi il desiderio di avere spiegazioni per soddisfare le curiosità e per verificare le ipotesi formulate.
L’insegnante può far leva sull’interesse stimolato dalle immagini e sul desiderio di interpretarle per costruire con gli alunni le conoscenze sull’anatomia e sulla fisiologia dell’occhio umano. Approfondendo i fenomeni che stanno alla base di tali “inganni” è infatti possibile distinguere quelli causati da fenomeni puramente ottici da quelli originati dalla fisiologia dell’occhio da quelli infine dovuti all’interpretazione che il cervello dà delle immagini stesse.
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