8 mila non ammessi all’esame per il 5 in condotta?

Se i primi dati raccolti dal ministero sui non ammessi all’esame di Stato saranno confermati con l’1,6% di incremento rispetto allo scorso anno, potremmo arrivare ad avere, sempre secondo le stime ministeriali, quasi 8 mila studenti in più non ammessi all’esame.

L’effetto del nuovo rigore valutativo si misura, quindi, da quei quasi 8 mila studenti esclusi dall’esame di Stato.

Quali strumenti valutativi diversi dal passato hanno determinato questo cambiamento?

Sono due quest’anno le regole modificate: non si è ammessi con un voto di comportamento non sufficiente oppure con una media delle varie discipline inferiore al sei.

Se si prende in esame questa ultima regola (quella della media del sei, per capirci) è difficile pensare che produca maggiore selezione del passato, quando bastava una valutazione complessivamente positiva.

Quest’anno anche il voto di condotta concorre a determinare la media finale: difficile, quindi, che questa regola, con l’aiutino dlela condotta, sia più severa di quella della valutazione complessivamente sufficiente.

Escluso quindi, che la selezione dipenda da questa nuova regola dell’ammissione con la media del sei, non resta che il voto di condotta a poter determinare la non ammissione degli 8 mila ragazzi.

La maggior selezione, quindi, dipende dal voto di condotta.

Negli scrutini intermedi, secondo i dati pubblicati a suo tempo dal Miur, i ragazzi dell’ultimo anno con il 5 in condotta erano circa 7 mila.

Si direbbe, dunque, che non abbiano imparato la lezione…

A meno che i dati del Miur alla fine non risultino ridimensionati