78 milioni di euro per i libri di testo della primaria

Il ministro della PI Fioroni ha confermato anche per il prossimo anno scolastico il prezzo “ministeriale” dei libri di testo per la scuola primaria: “Per l’anno scolastico 2007/2008, il prezzo di copertina dei libri di testo per la scuola primaria viene determinato nella stessa misura prevista per l’anno scolastico precedente.”
Lo ha disposto con apposito decreto (n. 44/2007), confermando per ogni tipo di libro e per ciascuna delle cinque classi il prezzo dei testi adottati per il prossimo anno scolastico.
La notizia lascia probabilmente indifferenti le famiglie degli alunni, perché in questo settore scolastico, come si sa, i libri sono gratuiti.
Soddisfatti del blocco dei prezzi dovrebbero essere i Comuni cui compete l’onere di pagare i libri, e che spesso debbono integrare con proprie risorse i contributi che per legge lo Stato deve erogare per i libri di testo di questo settore scolastico.
Meno soddisfatti sono probabilmente gli editori che, ad invarianza dei prezzi di copertina, devono far fronte a rincari dei costi di produzione.
La vendita dei libri di testo per la primaria determina un business di circa 78 milioni di euro, ma ha un indotto, per spese di libreria sostenuto dalle famiglie, di gran lunga maggiore: stimando in circa 180-200 euro l’anno la spesa minima che le famiglie sostengono per cancelleria (cartella e astucci vari, quaderni e quadernoni, matite e pastelli, penne e pennarelli e gli altri accessori tipo dello scolaro d’oggi) il giro di affari si aggira almeno sui 500 milioni di euro.