5 in condotta, è polemica tra la Gelmini e il Pd

Il ministero dell’Istruzione risponde al Pd in merito ai dati sulle insufficienze nelle scuole medie e superiori e sui cinque in condotta. Secondo il Pd il Miur ha “taroccato” le cifre. Ma il ministero risponde: i dati diffusi il 28 febbraio, spiega, “riguardavano l’85% delle scuole medie e l’80% delle scuole superiori“. Secondo il precedente comunicato fa notare il ministero, “63.525 studenti delle scuole secondarie di I e II grado avevano riportato un voto insufficiente nel comportamento. La rilevazione, ad oggi, si riferisce invece al 94% delle scuole secondarie di I grado ed all’85% delle scuole secondarie di II grado. Secondo i nuovi dati, gli studenti con il 5 in condotta sono passati da 63.525 a 69.204, rispetto ai 52.344 dell’anno precedente, con un incremento del 32%. La rilevazione non è ancora conclusa, il dato quindi è destinato ad aumentare ulteriormente, anche riguardo alle scuole medie dove, secondo i dati attuali, gli studenti con 5 in condotta quest’anno sono 18.693, rispetto ai 18.033 del 2008/2009“.

L’aumento delle insufficienze in condotta, già annunciato in precedenza, è quindi, secondo il Miur, “pienamente confermato dal procedere della rilevazione. Appena conclusa la rilevazione, i dati verranno, come sempre, resi disponibili, anche su base regionale e provinciale, sul sito ufficiale del Miur. Le dichiarazioni di alcuni esponenti del Partito Democratico, secondo cui le insufficienze sarebbero in calo, sono destituite da qualsiasi fondamento. Non si comprende perché siano state pronunciate affermazioni completamente false, confondendo l’oggettività con la propaganda politica“.

Per nulla d’accordo con questa interpretazione dei fatti è la parlamentare Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera, secondo cui “la Gelmini ha fornito una distorta interpretazione degli esiti del primo quadrimestre, senza farsi scrupolo di diffondere dati taroccati“.

Se da un lato il ministero ha taciuto i dati delle medie – aggiunge la Ghizzoni – dall’altro ha esagerato l’incremento delle insufficienze, che si attesta allo 0,8%, ben lontano dal 2% tanto strombazzato dal ministero. Unico riscontro con le dichiarazioni del Ministro è l’aumento dei ragazzi che insieme ad insufficienze nelle materie riportano anche quella nel comportamento, mentre sono in netto calo coloro che ottengono il solo 5 in condotta“.