La tensione politica e sindacale che sta accompagnando il disegno di legge di riforma della Buona Scuola fa passare in secondo piano interventi che in altri tempi sarebbero stati al centro dell’attenzione e delle considerazioni politiche con valutazioni positive e apprezzamenti.

È il caso del piano triennale di edilizia scolastica che prevede lo stanziamento di quasi 3,7 miliardi per 6.251 interventi. Non bruscolini! Un piano che sta passando quasi sotto silenzio, oscurato dal dirigente-sceriffo e dal blocco degli scrutini.

Dal Miur fanno sapere che per la prima volta l’Italia si è dotata di una programmazione nazionale triennale degli interventi di edilizia scolastica per il periodo 2015/2017.

I primi 1.300 interventi saranno finanziati grazie a 905 milioni dei cosiddetti mutui BEI (Banca europea per gli Investimenti), mutui agevolati con oneri di ammortamento a carico dello Stato che potranno essere accesi dalle Regioni.

Saranno finanziati interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di scuole, immobili all’Alta formazione artistica, musicale e coreutica o adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari. Si potranno costruire nuovi edifici e realizzare palestre.

Beneficiari dei mutui saranno gli enti locali proprietari degli immobili che dovranno procedere all’aggiudicazione almeno provvisoria degli interventi entro il 31 ottobre 2015.

 

Regioni	Interventi	Finanziamenti
Campania	511	676.551.954
Lombardia	671	531.983.795
Toscana	525	370.300.250
Veneto	503	301.212.241
Emilia Rom.	580	214.740.822
Calabria	339	209.027.516
Piemonte	484	202.297.231
Lazio	297	189.710.349
Sardegna	805	181.472.542
Puglia	250	160.371.388
Friuli VG	287	131.266.768
Sicilia	175	106.699.312
Abruzzo	187	99.314.104
Marche	166	94.057.000
Molise	96	81.680.223
Umbria	127	67.728.792
Liguria	175	51.990.092
Basilicata	72	44.297.927
Valle d’Aosta	1	8.819.632
Totale	6.251	3.723.521.938

I previsti 511 interventi in Campania assorbiranno circa 1/6 del complessivo finanziamento. Il maggior numero di interventi, 805, è previsto in Sardegna.