Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

30% di stranieri in classe: molti punti da chiarire

Il ministro Gelmini ha parlato in questi giorni nuovamente del tetto del 30% come limite massimo di alunni stranieri in classe, cioè, per capirci, un limite di 6-7 stranieri in una classe tipo di 20-25 alunni.

A parte le valutazioni di merito su cui gruppi politici hanno già espresso considerazioni di segno opposto, vi sono questioni tecniche e organizzative da chiarire, a cominciare, ad esempio, dalla norma (nota?, circolare?, decreto?) con cui verrà regolata la materia a dal prossimo anno scolastico.

Il tetto non dovrebbe riguardare le classi già costituite, ma soltanto quelle nuove.

Esiste, in proposito, un Regolamento sull’immigrazione (dpr 394/1999) che all’articolo 45 prevede che il numero degli stranieri in ogni classe non possa essere predominante (cioè superiore alla metà).

Il limite è, dunque, già fissato nel 50%. Per portarlo al 30% non basta una circolare (iscrizioni?) o un semplice decreto ministeriale.

Una volta trovato lo strumento normativo adatto, occorrerà precisare altri termini del problema. Ad esempio, i nati in Italia da genitori stranieri, vanno considerati alla stregua di quelli di recente immigrazione, visto che, come dice il ministro, la questione va considerata sotto l’aspetto della criticità linguistica che non dovrebbe sussistere per i nati in Italia?

Nelle località di provincia dove in una stessa sede vi è una sola scuola, gli stranieri che eccedono il numero massimo consentito per classe dovranno migrare a sedi lontane?

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