15+3: la riforma di Micromega

Nel numero di “Micromega” in edicola (1/2003), dedicato alla definizione di un programma alternativo di governo, compare un articolo di Domenico Starnone, un ex insegnante diventato scrittore, dedicato alla riforma della scuola.
Starnone propone una scuola pubblica articolata in 4 cicli, 3 quinquennali uguali per tutti (da 0 a 5 anni, da 5 a 10, da 10 a 15), e uno triennale articolato in percorsi differenziati, di tipo sia liceale che professionale (da 15 a 18 anni). Le classi dovrebbero essere formate da non più di 10 allievi a tutti i livelli, e alla fine di ciascun ciclo la valutazione dei risultati dovrebbe essere affidata a docenti universitari, che peraltro, a a differenza di quanto accade ora, dovrebbero interagire di piu’ con i colleghi degli altri livelli di istruzione. Tutto ciò dovrebbe favorire una effettiva maggiore uguaglianza delle opportunità, finalità fondamentale per una scuola che voglia dirsi realmente democratica.
Va notato peraltro che, pur nella critica frontale alla politica scolastica del governo, e al di là della provocatorietà di proposte come quella dei 10 allievi per classe, non mancano nell’articolo di Starnone accenti che accostano le sue proposte a quelle contenute nelle “Indicazioni” ministeriali, soprattutto in materia di flessibilità e personalizzazione dei piani di studio.