145 studenti assunti con contratto di apprendistato

Al via la fase di sperimentazione del programma di formazione in alternanza scuola e lavoro per studenti del quarto e quinto anno degli Istituti tecnici ad indirizzo Tecnologico messo a punto dal Ministero dell’Istruzione, Ministero del Lavoro, Regioni, organizzazioni sindacali ed Enel. Ne dà notizia un.

145 ragazzi di sette regioni italiane, si legge nel comunicato stampa del Miur, vengono assunti dal Gruppo Enel con un contratto di apprendistato di alta formazione che viene attivato in concomitanza con l’inizio del quarto anno dell’istituto tecnico. Al termine del quinto anno, con la conclusione del percorso scolastico e il conseguimento del diploma tecnico, tenuto conto della valutazione di merito del percorso effettuato in azienda, è programmata una seconda fase di apprendistato professionalizzante della durata di un anno.

L’idea di avviare il progetto sperimentale nasce dall’esigenza di inserire diplomati nelle posizioni tecnico-operative aziendali evitando periodi lunghi di formazione post diploma.  Di qui il progetto di anticipare l’ingresso degli apprendisti in azienda collaborando con la scuola, al fine di condividere un percorso con contenuti teorici più allineati alle esigenze industriali e con la parte pratica finalizzata a completare la formazione individuale.

Il rapporto fra mondo della scuola e mondo del lavoro è ormai imprescindibile. Non è un caso se uno dei capitoli del nostro Piano ‘La buona scuola’ abbiamo voluto intitolarlo proprio ‘Fondata sul lavoro’ – sottolinea il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini – La scuola deve e può diventare la più efficace politica strutturale contro la disoccupazione. Rafforzare le esperienze concrete di lavoro durante il percorso scolastico sarà uno dei pilastri della nostra azione, a partire da subito come dimostra questa iniziativa. Dobbiamo coinvolgere in questi percorsi gli studenti di tutte le superiori, ma, in particolare, chi sceglie l’istruzione tecnica e professionale. L’apprendistato scuola-azienda è una novità assoluta per il sistema italiano in cui crediamo molto e che sarà valorizzata anche nell’ambito dell’Esame di Stato”.

Per la verità un modelle simile (senza contratto di apprendistato ma con un maggior numero di ore di lavoro) era stato attuato negli anni novnta dello scorso secolo nell’istruzione professionale di Stato – quarto e quinto anno – con il ‘Progetto 92’, poi entrato in ordinamento ma successivamente profondamente modificato anche a causa dell’entrata in vigore del nuovo Titolo V della Costituzione (2001), che assegnava alle Regioni la competenza esclusiva in materia di istruzione e formazione professionale.

Gli istituti tecnici interessati alla sperimentazione sono: l’ “Avogadro” di Torino, il  “Pacinotti” di Mestre, il “Marconi” di Piacenza, il “Meucci” di Firenze, il “Marconi” di Civitavecchia, il “Gadda-Fermi” di Napoli, il “Giorgi” di Brindisi.

Il progetto  è stato reso possibile dalla cornice normativa  che si è delineata con la legge 128/2013 ( art. 8 bis) e dal successivo  decreto interministeriale attuativo  di giugno 2014 , che ha consentito l’avvio di  un programma sperimentale per gli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado con periodi di formazione in Azienda e con la possibilità di stipulare contratti di apprendistato. L’Azienda e le Organizzazioni sindacali degli Elettrici hanno definito già durante la fase di elaborazione del progetto le regole per dare applicazione al nuovo modello con un innovativo accordo quadro. A luglio 2014 è stato siglato un protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, il Ministero del Lavoro e le Regioni interessate ed Enel, cui hanno fatto seguito le convenzioni tra Enel e i singoli istituti tecnici interessati.

Il percorso si realizza con una flessibilità oraria di 280 ore dei percorsi scolastici, la progettazione congiunta tra insegnanti e formatori Enel dei contenuti, la presenza del tutor scolastico e di quello aziendale, con il compito di seguire costantemente gli studenti nel loro percorso di studio e lavoro. I ragazzi, durante il calendario scolastico, passeranno un giorno a settimana in azienda  e continueranno il lavoro nel periodo estivo.  Le conoscenze e competenze acquisite con l’esperienza lavorativa saranno valorizzate, anche con l’attribuzione di crediti, in relazione all’esame di Stato e certificate ai fini della loro spendibilità nel mondo del lavoro.

Il programma sperimentale mira a far conseguire il diploma di istruzione tecnica ad alunni che hanno già maturato un’esperienza di lavoro, presupposto per una successiva qualifica professionale. 

Siamo comunque lontani dal modello ‘duale’ tedesco, nel quale il rapporto tra lavoro e formazione è rovesciato: tre o quattro giorni sono di lavoro e uno o due di formazione.