Il ministro Mariastella Gelmini ha presentato oggi al Senato il Programma Nazionale della Ricerca 2011-2013: 1.772 milioni di euro in tre anni per rilanciare la ricerca in Italia.

“Una giornata fondamentale”, ha detto il ministro,  “perchè, dopo tanti anni, il nostro Paese può avere uno strumento di orientamento per le molteplici azioni volte al rilancio della ricerca”.

Il piano, ha sottolineato Gelmini, “ha visto la partecipazione attiva di moltissimi colleghi ad esempio il ministro Fazio, il ministro Fitto e il ministro Prestigiacomo. Presentiamo oggi il frutto di un lavoro di squadra tra diversi ministeri ed enti di ricerca”.

Come annunciato a suo tempo si pone termine al frazionamento in piccoli interventi. Si punta invece su 14 ‘progetti bandiera’, con il coinvolgimento università e di enti pubblici di ricerca. Tra questi, l’Agenzia spaziale italiana per l’osservazione della Terra da satellite, il Consiglio nazionale delle ricerche per una rete di laboratori per il Mediterraneo, gli istituti nazionali di Fisica e Astrofisica.

“Non voglio eludere un tema centrale, quello delle risorse”, ha infine detto il ministro, che riconosce che il nostro Paese investe troppo poco in ricerca, “forse poco più dell’1,5% del Pil”, e che servono “maggiori sforzi e più sensibilità” per raggiungere l’obiettivo del 3% del PIL chiesto dall’Europa.