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di Martina Bocchi

La presente unità di apprendimento si propone di far riflettere gli allievi sul valore storico delle strutture architettoniche del passato, impegnandoli in un role play che attivi il confronto attraverso la simulazione di un Consiglio comunale con protagonisti i ragazzi.

Gli studenti hanno la possibilità di vivere esperienze privilegiate di partecipazione: si incontrano, si confrontano, fanno rete, consolidano esperienze di condivisione, di rappresentanza, di espressione della propria creatività e di impegno.

Il Consiglio Comunale dei Ragazzi è il luogo di esercizio di democrazia e la sede idonea per esercitare la cittadinanza attiva in merito alla tutela dei beni culturali e promuovendo la memoria storica. I beni culturali, infatti, non sono solo espressione dell’ideale estetico, del genio artistico di chi li ha prodotti, ma anche l’oggettivazione del costume, della visione del mondo, dei valori civili, religiosi, sociali, politici delle società del passato, in breve, sono testimonianza storica. In tal senso, educare l’allievo alla conoscenza, alla conservazione e alla preservazione del patrimonio storico-artistico significa educarlo all’identità antropologico-culturale: a livello micro, come cittadino del proprio contesto di vita, fruitore e difensore dei beni culturali locali; a livello macro, come fruitore e difensore dei prodotti ideali e materiali della cultura nazionale, occidentale, mondiale.

La classe, dopo aver acquisito elementi di conoscenza sul significato di bene culturale, inteso come patrimonio di tutti, suddivisi in gruppi alla stregua di gruppi consiliari, conduce ricerche di approfondimento sulla funzione di un antico castello medioevale abbandonato nella zona, le attività di vita quotidiana che si svolgevano al suo interno e, nella prospettiva d’uso del bene culturale,  analizzano progetti di recupero posti al vaglio del Consiglio comunale Ragazzi. Il consiglio comunale termina con una delibera presa a maggioranza, ogni studente ha diritto a un voto espresso per alzata di mano.

Per visionare l’unità di apprendimento integrale clicca qui