Terremoto: Acquasanta riparte dalla nuova scuola in legno

Ripartire dai bambini, dagli studenti per ricostruire il futuro del Centro Italia colpito duramente dal terremoto che ha sconquassato la terra di Marche, Lazio ed Umbria. Questo il messaggio che parte da Acquasanta Terme, dove è stata inaugurata a tempo di record (a tre mesi dal primo sisma del 24 agosto scorso) una scuola capace di ospitare 140 allievi della materna e della primaria che da questa mattina si ritroveranno qui per le lezioni. Il nuovo plesso scolastico da 800 mq è in legno lamellare, antisismico e ad alta efficienza energetica. Da qui Acquasanta ricomincia a vivere.
“La realizzazione della struttura scolastica acquasantana è l’esempio di un’Italia che sa fare quando vuole” hanno sottolineato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e Letizia Moratti, presidente dell’Ubi banca che, insieme alle Misericordie d’Italia, ha donato l’opera realizzata da Subissati, azienda che aveva già costruito un altro edificio scolastico antisismico in provincia di Ascoli, inaugurato a giugno 2015 a Folignano: una struttura dove i forti terremoti recenti non hanno lasciato alcun segno.

“Ricostruire una scuola ad Acquasanta Terme, zona colpita dal terremoto, significa ridare un futuro, una speranza ai bambini, ai loro genitori, agli insegnanti, a tutta la comunità e questo Ubi lo sente come propria missione” ha spiegato la Moratti. Raggiante Patrizia Palanca, dirigente scolastico dell’Isc di Acquasanta. “Ripartiamo da una struttura che sono sicura mi invidieranno
tanti miei colleghi di tutta Italia” ha detto prima del taglio del nastro.

Il ministro Giannini, prima di arrivare nell’Ascolano è stata ad Amatrice. Accompagnata dal sindaco Sergio Pirozzi ha visitato la sede provvisoria del Liceo Scientifico “Jucci” di Amatrice
realizzata dalla Provincia autonoma di Trento. “Questa struttura è bella, pronta e adeguata. Con il sindaco Pirozzi stiamo progettando un’iniziativa molto importante per questo liceo.
Diventerà un liceo a indirizzo sportivo e turistico con l’ambizione di avere una vocazione internazionale” ha detto il ministro, che in serata si è recata anche a Sulmona e Montesilvano dove ha sottolineato che “i 46 milioni arrivati alla Regione Abruzzo per i danni del terremoto sono già una prima risposta alle attese riguardanti adeguamento e miglioramento sismico degli edifici scolastici”.

All’inaugurazione della nuova scuola di Acquasanta è intervenuto anche il commissario per la ricostruzione Vasco Errani, che ha sulle sue spalle gran parte della responsabilità del post terremoto. “Ricostruire meglio ed in sicurezza affinché in futuro nessuna persona rimanga sotto una pietra a causa del terremoto. Ma tutto questo – ha detto davanti a genitori e ragazzi – riuscirà solo se ci daremo una mano”. E’ quello che auspica anche il vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole che, guardando ai bambini di Arquata dirottati a nella vicina San Benedetto del Tronto, spera venga loro dedicata la stessa attenzione palesata per i giovani studenti di Acquasanta. “Tutto procederà per il meglio se, insieme alle indispensabili scuole, in tutti i territori terremotati verranno costruite quanto prima le case per le famiglie e le chiese”. Ma secondo il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, le donazioni come quella di Acquasanta “danno la spinta” alle istituzioni per far
partire la parte pubblica della ricostruzione