Seconda prova Latino Maturità 2017, la versione di Seneca

“La versione di latino proposta per la seconda prova maturità 2017 è tratta dalle Lettere a Lucilio, 16 di  Seneca.  Nel brano l’autore parla del valore della filosofia e del bisogno che l’uomo ha di essa; ne descrive quindi le caratteristiche e le finalità, specialmente in relazione agli aspetti pratici della vita”. Così il tutor di Skuola.net commenta la seconda prova Latino Maturità 2017 che gli studenti stanno affrontando in queste ore.

“Sarà la filosofia, infatti, ad indicarci la strada da seguire nel quotidiano – continua il tutor – e a dirigerci nelle situazioni di difficoltà. Inoltre, anche se l’uomo si sentirà guidato inesorabilmente da un’entità superiore, un dio o il fato o il caso, dovrà comunque continuare a fidarsi della pratica filosofica come via privilegiata per il raggiungimento di un equilibrio e di una conoscenza profonda delle proprie esperienze; potrà quindi sopportare la sorte o obbedire ad una divinità con una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che lo circonda”.

La versione scelta dal Miur per la seconda prova Latino Maturità 2017 si intitola quindi “Il valore della filosofia” ed è tratta dalle “Lettere a lucilio XVI 3 – 5” di Seneca. Di seguito la proposta di soluzione fornita dal portale per studenti. 

Soluzione seconda prova Latino Maturità 2017*

“La filosofia non è un’arte che ricerca il favore popolare (popolare) né che serve a far mostra di sé (fatta per l’ostentazione); non risiede nelle parole ma nei fatti. Non viene impiegata per trascorrere la giornata con qualche svago, nè per eliminare il senso di disgusto che viene dall’ozio (né è impiegata per questo [cioè] affinchè il giorno sia trascorso con un qualche svago e affinchè la nausea sia sottratta dall’ozio): educa e plasma l’animo, regola la vita, guida le azioni, mostra ciò che si deve fare e ciò che si deve tralasciare, siede al timone e dirige la rotta attraverso le incertezze (le cose incerte) di un mare agitato (di situazioni mutevoli). Senza di questa nessuno può vivere tranquillamente, nessuno senza timori; accadono innumerevoli cose in ogni momento che richiedono un consiglio, che deve essere chiesto alla filosofia (a questa). Qualcuno dirà: “A che mi serve la filosofia, se esiste il fato? A che serve, se il destino comanda? Infatti gli eventi certi non possono essere mutati e nulla può essere predisposto per fronteggiare quelli incerti (contro gli eventi incerti), ma o un dio si è impadronito della mia facoltà di decidere (della mia decisione) e ha stabilito che cosa devo fare, o la sorte non concede nulla alla mia decisione. Qualunque di queste potenze (qualunque di queste) esista, o Lucilio, o se esistono tutte queste, bisogna praticare la filosofia; sia che il fato ci leghi con la sua inesorabile legge, sia che un dio, signore dell’universo, abbia disposto tutto quanto, sia che il caso spinga e agiti senza ordine gli umani eventi, la filosofia deve prendersi cura di noi. Questa ci esorterà ad obbedire con piacere al dio e con fierezza alla fortuna; questa ti insegnerà a seguire il dio e a sopportare la sorte (insegnerà affinché tu segua il dio e sopporti il caso)”. 

*Proposta di soluzione di Beatrice Magni, Insegnante di Latino su Skuola.net Ripetizioni