Ridda di voci sul nuovo ministro dell’istruzione

Le voci su chi prenderà le redini della scuola italiana si susseguono senza sosta. Tramontata la candidatura di Roberto Formigoni (che peraltro aveva manifestato altre aspirazioni), si è parlato per qualche giorno di quella di Sandro Bondi, che però ha fatto sapere di essere più interessato al Ministero dei Beni culturali.

In questi ultimi giorni è circolato per un ruolo di primo piano un nome nuovo, e per certi aspetti sorprendente: quello della trentacinquenne Maria Stella Gelmini, eletta alla Camera nel collegio Lombardia II.

La Gelmini, avvocato, attualmente coordinatrice regionale di Forza Italia in Lombardia, è stata a Brescia assessore provinciale al territorio e successivamente assessore all’agricoltura. Nel 2005 è stata eletta nel consiglio regionale lombardo con una forte affermazione personale (17.000 preferenze), che le è servita per ottenere l’incarico di coordinatrice regionale del partito di Silvio Berlusconi, e l’ingresso alla Camera nelle elezioni del 2006.

La Gelmini ha presentato a febbraio 2008 come primo firmatario una proposta di legge (N. 3423) “per la promozione e l’attuazione del merito nella società, nell’economia e nella pubblica amministrazione“, a partire dal sistema scolastico e universitario. Il progetto prevede di rafforzare i poteri organizzativi dei dirigenti scolastici, agevolare la piena concorrenza tra le autonomie scolastiche, mediante meccanismi di ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi rilevati da un organismo terzo, il riconoscimento alle famiglie di voucher formativi da spendere nelle scuole pubbliche o private. Inoltre si prevedono “misure finalizzate a valorizzare il merito degli studenti e dei docenti, mediante l’eliminazione di ogni automatismo nelle progressioni retributive e di carriera degli insegnanti e la progressiva liberalizzazione della professione“.

La mancanza di una competenza specifica nel settore della scuola e dell’università non sarebbe considerata un ostacolo per la Gelmini (come non lo è stata per Fioroni e Moratti), anche perché un incarico, oltre a lei, potrebbe essere affidato a personaggi di collaudata competenza ed esperienza nei due settori: Valentina Aprea (ex Forza Italia, già sottosegretario con Moratti) e Giuseppe Valditara (ex responsabile scuola e università di AN, docente universitario).