Provvedimento per i precari entro luglio? Turi (Uil Scuola): ‘Potrebbe essere troppo tardi’

Entro luglio, intendo proporre un decreto legge per dare attuazione all’accordo con i sindacati per il concorso straordinario per la Scuola secondaria, riservato ai precari con più di tre anni di anzianità“. Così il ministro Bussetti annunciava al Messaggero qualche giorno fa. Ma potrebbe già essere troppo tardi. Infatti, secondo Pino Turi, segretario Uil Scuola, ora “Rischiamo di avere posti disponibili senza aspiranti“.

Il termine giuridico è ‘primo veicolo normativo utile’ – afferma Turi in un comunicato stampa -, la traduzione pratica è decreto legge da approvare in Consiglio dei ministri entro la fine di luglio. Un provvedimento d’urgenza è quanto stiamo chiedendo da settimane. Questo decreto, frutto di una lunga trattativa tra sindacati e ministro, rischia di essere una misura tardiva . Ci troviamo in una situazione paradossale: mentre la vera questione è come occupare i posti liberi e vacanti – ammonisce Pino Turi – è troppo tardi per le nomine in ruolo, troppo tardi per occupare i posti liberi e vacanti”.

Con un livello di insegnanti precari, congiunturalmente senza precedenti – tra pensionamenti, quota 100 e posti in organico di fatto disponibili – non abbiamo aspiranti – rilancia Turi – . Non abbiamo chi può entrare in ruolo. Così se lo scorso anno erano stati 32 mila i posti autorizzati dal ministero dell’Economia e non coperti, quest’anno potrebbero essere oltre il doppio. In questa situazione è oltre modo necessario che non si riduca il numero dei posti in relazione al calo degli alunni. Questo per due ragioni – spiega Turi -: in primo luogo perché non ci possiamo permettere il lusso di definanziare il settore scuola, che richiede, invece, che ne vengano rispettate specificità e tempi. Questo significa anche dare tempo al sistema di ricostruirsi“.

In secondo luogo perché vanno rispettati i tempi delle scuole e dunque programmate con attenzione tutte le misure che vanno ad incidere sulla qualità e sul funzionamento del nostro sistema scolastico. Nella situazione attuale – mette in chiaro il segretario Uil Scuola – sarebbe catastrofico decidere di ottenere risparmi proprio dalla scuola“.