Progetto Pompei: una sfida bella e rischiosa

Le scuole secondarie superiori sono alla ricerca, in qualche caso affannosa e faticosa, di partner con i quali realizzare l’alternanza scuola-lavoro. Ricerca resa spesso difficile dalle caratteristiche del territorio e dalla scarsa presenza di imprese e altre attività nelle quali impegnare gli alunni in alternanza.

Difficoltà non nuove e che furono sperimentate già negli anni novanta dello scorso secolo, soprattutto al Sud, dagli istituti professionali impegnati nell’attuazione dell’avveniristico – per quei tempi – ‘Progetto ‘92’, che nei corsi post-qualifica (quarto e quinto anno) prevedeva 10 ore settimanali di stage, per un totale di oltre seicento ore nel biennio. Si rimediò con attività di simulazione svolte spesso dentro la stessa scuola, viste con diffidenza o addirittura ignorate dalle Regioni, che avrebbero dovuto riconoscere il valore professionale della qualificazione ottenuta dagli studenti parallelamente al diploma di maturità.

La ‘Buona Scuola’ generalizza l’alternanza a tutte le secondarie superiori: licei (200 ore nel triennio) e istituti tecnici e professionali (400 ore), da progettare e possibilmente realizzare già nel corrente anno scolastico: una mission impossible o quasi, anche per le resistenze di carattere culturale – oltre che organizzativo – che provengono sia dal mondo del lavoro sia dall’interno delle stesse scuole.

Servono proposte nuove e convincenti come potrebbe essere, per esempio, il ‘progetto Pompei’, nato dalla collaborazione tra Miur e Ministero dei beni culturali, che interessa 15 scuole e mille allievi, che da questa esperienza di alternanza sul campo dovrebbero acquisire, stando al progetto, competenze in diversi campi, dal marketing culturale all’ambiente, dal restauro alla cura del verde fino all’informatica. Iniziativa innovativa e coraggiosa, che nei prossimi mesi sarà sottoposta alla prova della concreta fattibilità, e soprattutto della verifica della qualità dei risultati che – data la trasversalità delle competenze acquisite – dovrebbero riverberarsi sull’intero processo formativo degli studenti. Una sfida bella e rischiosa su un terreno inesplorato.