Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Posti sostegno in deroga: aumento vertiginoso, però…

Da alcuni anni è evidente lo sforzo notevole del Ministero dell’istruzione per corrispondere, mediante l’incremento dei posti di sostegno, all’aumento continuo di alunni con disabilità che vengono inseriti nelle scuole statali.

Nell’ultimo quinquennio (dal 2011-12 al 2016-17), mentre il numero dei ragazzi inseriti ha fatto registrare un incremento complessivo del 17,3%, passando dai 198.672 del 2011-12 ai 232.953 di quest’anno (+34.281 alunni disabili), il numero dei posti di sostegno è aumentato addirittura del 46,4%, passando dai 97.607 del 2011-12 ai 142.930 di quest’anno (+45.323 posti di sostegno).

Nel quinquennio precedente, gli incrementi del numero degli alunni disabili inseriti e il numero dei posti di sostegno erano andati pressoché di pari passo, facendo registrare, il primo, un 16,8% e, il secondo, un 18,6%.

È di tutta evidenza che negli ultimissimi anni il sostegno agli alunni con disabilità ha rappresentato per il Miur e per il Governo una vera priorità, tradotta anche nella legge 107/15 della Buona Scuola con il potenziamento di 6.446 posti dell’organico per il sostegno.

Quest’anno lo sforzo dell’Amministrazione ha raggiunto livelli massimi facendo registrare, rispetto al 2015-16, un incremento di circa l’11% del numero dei posti di sostegno, conseguente ad un aumento di 14.003 posti.

C’è da dire, però, che di quei 142.930 posti di sostegno soltanto 96.238 (il 67%) sono stabili e fissi (organico di diritto), mentre i restanti 46.692 sono in deroga, assegnati per legge a docenti con contratto a tempo determinato nominati fino al 30 giugno.

Quei posti in deroga rappresentano un terzo di tutti i posti di sostegno, la quota della precarietà del sistema.

È l’altra faccia – meno positiva – dell’impegno governativo a sostenere l’inclusione con molti posti. Oltre alla quantità occorre anche un’uguale attenzione alla qualità del sostegno, dove qualità significa stabilizzazione dei posti per assicurare agli alunni disabili la continuità didattica.

I 140 milioni stanziati dalla legge di stabilità per il 2017 (400 milioni dal 2018) anche per “l’accorpamento degli spezzoni di orario aggregabili fino a formare una cattedra o un posto interi, anche costituiti tra più scuole” per complessivi 25 mila cattedre o posti, vogliamo ancora sperare che siano per la maggior parte posti stabili di sostegno per ridurre drasticamente i posti in deroga.

 

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