Mobilità e chiamata diretta, ancora un nulla di fatto

Si allungano i tempi per chiudere questa complicata contrattazione sulla mobilità del personale scolastico per il prossimo anno. A oggi mancano i pareri decisi sull’ipotesi di accordo da parte del Ministero dell’Economia e Finanze, e della Funzione Pubblica. I sindacati sperano che si tratti soltanto di una questione di tempo e che il ritardo non nasconda qualche intoppo che potrebbe complicare le intese raggiunte.

Nulla di fatto pure per la chiamata diretta che nell’incontro di ieri ha fatto registrare, ancora una volta, un nulla di fatto.

Di questa situazione di stallo e della preoccupazione che ne deriva si è fatta interprete Gilda Insegnanti in un comunicato nel quale riferisce che “L’incontro di questa mattina al Miur tra sindacati e Amministrazione si è concluso con un ennesimo nulla di fatto e toccherà attendere la prossima settimana, quando si svolgerà un ulteriore confronto, per arrivare forse al termine della trattativa. Il forse è d’obbligo perché a viale Trastevere non è ancora giunta la certificazione dell’ipotesi di contratto da parte della Funzione Pubblica e del Mef. E oggi, nonostante fosse all’ordine del giorno, il nodo della chiamata diretta non è stato affrontato. Più si allungano i tempi per la chiusura del contratto – sottolinea il sindacato – più si fa concreto il rischio che le operazioni della mobilità partano in forte ritardo, con tutte le conseguenti ripercussioni negative che subirà l’avvio del prossimo anno scolastico”.