Intelligenza artificiale. Istituito un segretariato OCSE

Un comunicato dell’OCSE datato 15 giugno 2020 ha reso noto che l’organizzazione parigina ospiterà il segretariato del nuovo partenariato globale sull’intelligenza artificiale (GPAI), che avrà il compito di garantire che l’intelligenza artificiale sia utilizzata in modo responsabile, nel rispetto dei diritti umani e dei valori democratici. Il GPAI riunirà esperti del mondo industriale, dei governi, della società civile e del mondo accademico per condurre progetti di ricerca e progetti pilota sull’intelligenza artificiale.

L’obiettivo, come stabilito dai membri fondatori Australia, Canada, Corea, Francia, Germania, Giappone, India, Italia, Messico, Nuova Zelanda, Singapore, Slovenia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea, è quello di colmare il divario tra teoria e pratica nelle politiche di utilizzazione dell’IA. Un esempio concreto, individuato nella dichiarazione congiunta dei Paesi fondatori, è il modo in cui l’IA potrebbe aiutare le società a rispondere e riprendersi dalla crisi di Covid-19.

Basare il proprio segretariato presso l’OCSE consentirà al GPAI di creare un forte legame tra le politiche internazionali e l’esperienza acquisita dall’OCSE in materia di standard internazionali affidabili per l’IA, che ha portato alla definizione e alla approvazione dei “Principi sull’intelligenza artificiale” da parte del G20 sull’intelligenza artificiale svoltosi a Osaka del giugno 2019.

Nato dalle presidenze del G7 canadese e francese nel 2018 e nel 2019, il GPAI è stato proposto ufficialmente da Francia e Canada al vertice di Biarritz nell’agosto 2019. Inizialmente il GPAI sarà composto da quattro gruppi di lavoro incentrati su IA responsabile, governance dei dati, futuro del lavoro, innovazione e commercializzazione. Abbastanza singolare anche se non del tutto sorprendente, data la prevalente vocazione economica dell’OCSE, è l’assenza di un gruppo di lavoro che si occupi delle implicazioni dell’IA per lo sviluppo dei sistemi educativi.

È verosimile che questa tematica sarà affrontata dal gruppo di esperti che si occuperà del futuro del lavoro, ma non vorremmo che si verificasse una sorta di subordinazione dell’uso dell’IA in campo educativo alle esigenze del mondo produttivo e del mercato del lavoro. Che ne pensa Andreas Schleicher, Special Advisor on Education Policy del segretario generale dell’OCSE Angel Gurría?