“Furbetti”/2: colpita anche la scuola

Non ci sono soltanto i furbetti degli assegni universitari. La relazione della Guardia di Finanza, a cui il Corriere della sera di domenica 1° dicembre ha dedicato un ampio servizio, ha messo in evidenza come su 8 mila controlli sono stati trovati 2.500 soggetti che hanno indebitamente beneficiato di prestazioni come libri e sconti su luce e gas.

Più precisamente, riferisce la relazione, i furbetti, finti poveri, hanno fruito “dell’accesso in corsia preferenziale ad asili nido e ad altri servizi per l’infanzia, la riduzione del costo delle mense scolastiche, i ‘buoni libro’ per studenti e le borse di studio, i servizi socio sanitari domiciliari, le agevolazioni per i servizi di pubblica utilità, quali luce e gas. Sono state accertate frodi al sistema previdenziale e assistenziale per oltre 77 milioni di euro”.

Ci sono state anche frodi per l’assegno sociale a favore di cittadini extracomunitari, indennità per falsi invalidi, pagamento di pensione a soggetti deceduti, ecc. Non c’è campo sociale risparmiato dai furbetti.

La Guardia di Finanza ha calcolato che tra frodi e corruzioni messe in atto dai furbetti l’Italia ha subito un danno di oltre 3 miliardi.

In ambito scolastico, oltre a quanto denunciato, c’è anche la piaga dei mancati pagamenti di rette e servizi di mensa, un male cronico acuito dalla crisi, ma che al suo interno ha numerose persone abbienti (avvocati, professionisti) che non pagano per dimenticanza o, come sfrontatamente ha dichiarato qualcuno, per principio, quasi sfidando le scuole pubbliche a provare per ritorsione a sospendere il servizio per i propri figli.