Educazione civica: CSPI propone avvio graduale sostenuto da risorse finanziarie

Il CSPI ha rilasciato i richiesti pareri su due documenti ministeriali relativi rispettivamente alla bozza di ordinanza sugli “Esami di idoneità, integrativi, preliminari e la sessione straordinaria dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2019/2020” e alla bozza di decreto su “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica”.

Leggi il testo del parere del CSPI

Relativamente all’insegnamento dell’educazione civica che dal prossimo anno, in base alla legge 92 del 2019, dovrebbe essere introdotta in tutti gli ordini di scuola con connessa valutazione, il CSPI ha espresso in premessa due importanti proposte pregiudiziali.

La prima riguarda un sostegno finanziario per l’insegnamento; la seconda propone un suo avvio graduale e sperimentale con ripensamento della sua valutazione.   

Questo il passaggio relativo alla prima proposta: “Il CSPI condivide la scelta di dare centralità e organicità all’insegnamento dell’educazione civica. Da tale enunciata centralità dovrebbero discendere consequenziali scelte di politiche di investimento; mentre assistiamo ancora una volta, a interventi sull’esistente e a costo zero.

Pur consapevoli che il testo in esame è coerente con quanto previsto dalla Legge 92/2019, il CSPI auspica che il Ministro si adoperi presso il Parlamento affinché si trovino finanziamenti per l’insegnamento dell’Educazione Civica.

Spunti positivi di organicità degli interventi si possono rilevare nell’attenzione alla scuola dell’infanzia e nella formazione del personale, anche se si ribadisce la necessità di supportare le migliori condizioni organizzative e di scelte curricolari idonee al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa, anche ridefinendo la dotazione economica ed organica della scuola. Sarebbe opportuno, soprattutto in un momento storico in cui, più che mai, risulta indispensabile per i nostri studenti sviluppare capacità critiche, responsabilità sociale e ambientale, solidarietà e senso civico, che le “Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica” fossero accompagnate da investimenti e visione di prospettiva, per affidare alla scuola una funzione strategica per il futuro del Paese.

Di seguito l’intervento che propone l’avvio graduale del nuovo insegnamento e una modifica della sua valutazione: “Il CSPI ritiene opportuna la gradualità temporale introdotta che vede la determinazione dei traguardi di competenza e degli obiettivi specifici di apprendimento di tutti i gradi e tipologie di scuola, ma rileva la necessità di estendere di un anno la sperimentazione, considerato che le scuole saranno comunque tenute ad avviare per legge la programmazione del curriculo di Educazione Civica a partire dall’a.s. 2020/2021, anno che si preannuncia estremamente complesso per i Collegi dei Docenti, chiamati innanzitutto a riprogettare le attività. Ne consegue pertanto che il monitoraggio previsto dall’art. 4, comma 2, del decreto sia meglio definito e traslato agli aa.ss. 2021/22 e 2022/23, auspicando un contributo più attivo delle scuole alla stesura definitiva delle Linee Guida.

In relazione alle modalità di valutazione, il CSPI sottolinea l’opportunità dell’introduzione del giudizio descrittivo in tutti i gradi e tipologie di scuole con il conseguente superamento del voto in decimi, poco plausibile data la trasversalità dell’insegnamento dell’educazione civica”.