Dalla libertà di scelta delle famiglie a un tavolo di studio per il costo standard: le richieste di alcune associazioni alla Regione Lombardia

Sostegno alla libertà di scelta delle famiglie, aumento del contributo destinato alle scuole dell’infanzia e l’aumento del fondo di disabilità delle scuole paritarie sono solo alcune delle azioni che diverse associazioni, a partire da quelle dei genitori, chiedono a colui o colei che rivestirà il ruolo di nuovo Governatore della Regione Lombardia. Nello specifico, le associazioni firmatarie di un documento destinato al futuro presidente della Regione sono: Age, Agesc, Aninsei, CDO Opere Educative, Comitato Politico Scolastico, Faes, Fidae, Fism, Opera Nazionale Montessori, F.i.l.i.n.s. e Moige. Di seguito pubblichiamo il documento integrale accompagnato da due lettere di ringraziamento e di benvenuto, una rivolta a Valentina Aprea, l’altra a Melania De Nicchio Rizzoli.

«Il Sistema finanziato dalla Regione Lombardia è costituito dal contributo per le scuole dell’infanzia paritarie non statali non comunali, dal sistema dote scuola per gli altri ordini e gradi di istruzione e dai CFP. In questi ultimi anni, pur con le conosciute difficoltà, si è andata lentamente consolidando nell’opinione pubblica e politica la consapevolezza dell’importante servizio pubblico offerto dalle scuole paritarie che, in diversi settori, erogano servizi indispensabili per le famiglie anche laddove le Istituzioni e gli Enti Locali non sono presenti, in particolare quelle ubicate nei piccoli comuni e nelle valli, consentendo ai cittadini di esercitare i loro diritti.

La scuola dell’infanzia costituisce il dato più significativo, infatti negli oltre 1.500 Comuni lombardi:

• in 515 Comuni esiste solo la scuola dell’infanzia paritaria;
• in 353 Comuni esistono sia scuole dell’infanzia statali sia paritarie.

La Regione Lombardia in questi anni ha fatto propria questa convinzione ed è intervenuta con il sistema dote scuola, pur ridotto negli anni, e mantenendo il limitato contributo per la scuola dell’infanzia stabilito dalla legge 19/2007, per agevolare i diritti civili dei cittadini e ridurre le discriminazioni economiche che impediscono un reale pluralismo educativo nel quale i genitori e gli studenti possano esercitare una libera scelta.

Ora le associazioni firmatarie del documento chiedono a chi sarà il nuovo Governatore della Lombardia:

• di proseguire sull’onda delle iniziative politiche dei suoi predecessori non solo per confermare quanto già attuato, ma per migliorare ulteriormente gli interventi per ridurre ulteriormente le disparità ancora esistenti per le famiglie; 
• di migliorare la qualità del servizio offerto, valorizzare e potenziare i servizi offerti dalle scuole paritarie.

Nello specifico si chiede quale sarà la posizione della futura Giunta in ordine alle seguenti richieste:

– Riportare lo strumento buono/dote scuola al suo significato/ruolo originario di sostegno alla libertà di scelta delle famiglie anziché, come si è ridotto oggi, di sostegno al reddito delle famiglie, incrementandone l’entità economica.
– Aumentare il fondo disabilità per gli alunni delle scuole paritarie, in costante aumento, per permettere la continuità educativa del docente di sostegno e per poter offrire loro maggiore attenzione e cura, riportando il contributo pro-capite ad almeno tremila euro, comunque insufficiente e meritevole di incremento.
Aumentare il contributo per le scuole dell’infanzia (che ricoprono oltre il 50% del servizio lombardo) oggi rimasto a meno di 70 € annuo per bambino e portare la cifra del fondo disabilità per i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia paritarie (oggi simbolico visto l’importo complessivo di 1.000.000,00 €. A fronte di oltre 1.600 bambini certificati) almeno a 3.000,00 € pro capite, come per gli altri ordini e gradi di scuola.
Migliorare ulteriormente l’attenzione verso la Formazione Professionale, sia nella definizione della normativa, sia nell’intervento economico.
Istituire un fondo specifico per l’edilizia scolastica paritaria dedicato ai soggetti gestori proprietari di immobili destinati a scuole paritarie per nuove istituzioni, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’ampliamento e la manutenzione.
– Disponibilità a costituire un tavolo di studio a livello regionale per approfondire la fattibilità e la sperimentazione di utilizzo del criterio costo standard per alunno, al fine di una più equa e razionale distribuzione delle risorse pubbliche.

Le Associazioni firmatarie, a partire da quelle rappresentanti i Genitori, chiedono quali azioni politiche concrete attiverà la nuova Giunta per garantire:

– il diritto ad una reale libertà di scelta educativa in un sistema scolastico pluralista
– la sopravvivenza delle scuole paritarie esistenti, l’ampliamento del servizio ove sia necessario e la valorizzazione della presenza educativa, socio/culturale delle stesse
– l’ampliamento e il completamento del “sistema integrato di educazione 0 – 6 anni” in coerenza con il principio di sussidiarietà».

Clicca qui per leggere la lettera a Valentina Aprea

Clicca qui per leggere la lettera a Melania De Nicchio Rizzoli