Coronavirus: gli effetti positivi di un uso intelligente della carta del docente

L’utilizzo intelligente della carta del docente che, con la disponibilità personale di 500 euro annui, può consentire ai docenti che ne sono eventualmente sprovvisti di dotarsi di strumentazione tecnologica adeguata, può determinare due effetti positivi per affrontare l’emergenza coronavirus nelle scuole.

Prima conseguenza: tutti i docenti (meglio se guidati, in caso di necessità, da colleghi tutor) possono attivare la preziosa didattica a distanza, rendendo efficace in modo generalizzato la nuova metodologia di lavoro.

Seconda conseguenza: si può evitare di tenere aperte le segreterie delle scuole (sembra che in diversi territori ve ne siano alcune tuttora funzionanti) per consentire ai docenti di utilizzare le apparecchiature in dotazione. Con le segreterie chiuse non ci sarebbe nemmeno bisogno di trattenere in servizio il personale ATA.

È questo sostanzialmente un emendamento che il sen. Mario Pittoni (Lega), presidente della Commissione Cultura del Senato, intende presentare ad integrazione del decreto legge sul Covid – 19 inviato per la conversione alle Camere.

Ad integrazione della proposta, ci permettiamo di rilevare che tra i quasi 809 mila (808.395) docenti statali attualmente in servizio, circa il 20%, cioè uno su cinque, non è di ruolo e, pertanto, non può fruire della carta del docente.