Complicazioni sul piano triennale per effetto del dimensionamento

Tuttoscuola nei giorni scorsi ha già rilevato (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=37038 ) come il dimensionamento delle istituzioni scolastiche che le Regioni dovranno (ri)definire entro il 31 dicembre prossimo avrà conseguenze organizzative sulla definizione dei piani triennali.

In effetti le nuove istituzioni scolastiche "dimensionate" (risultato di accorpamenti o di sdoppiamenti) si troveranno all’inizio dell’anno scolastico 2016-17 senza un piano triennale proprio.

Probabilmente non saranno molte le nuove istituzioni scolastiche nate dal nuovo dimensionamento, ma per loro occorre trovare soluzioni funzionali, rispettose degli obiettivi delineati dalla legge e dei diritti del personale docente in organico aggiuntivo.

L’ipotesi di far slittare di un anno l’avvio del piano triennale soltanto per queste istituzioni scolastiche sembra poco praticabile, soprattutto per gli effetti incrociati dell’impiego e della mobilità dei docenti dell’organico potenziato. A meno che l’avvio di tutti i piani triennali venga rinviato al 2017-18. Impensabile!

Se i piani triennali dovranno essere approvati e pronti per la loro attivazione dal 2016-17, occorrerà che qualcuno li approvi comunque per tempo nel corso di questo anno scolastico.

Come? Non è facile trovare una risposta, ma in qualche modo il Miur dovrà trovare una soluzione che rimedi, anche se in modo rattoppato, all’inconveniente organizzativo.

In via transitoria potrebbe essere assunto, ad esempio, il piano triennale dell’istituzione scolastica principale da cui quelle dimensionate provengono, per poi assestarlo in modo più mirato per l’anno successivo. In ogni modo una soluzione va trovata. Presto.