La Flc-Cgil chiede di ridiscutere i test Invalsi

Sull’argomento non è così radicale come i Cobas della scuola, che hanno previsto tre giorni di sciopero in occasione delle prove Invalsi, ma anche la Flc Cgil chiede al nuovo ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, di rivedere il regolamento sul sistema di valutazione “troppo centrato sui test Invalsi”.

Diciamo da tempo, ma non siamo certi i soli, che le prove Invalsi sono inefficaci – afferma il segretario generale Mimmo Pantaleo – è sbagliato partire da prove che testano l’apprendimento dell’italiano e della matematica per costruire un sistema di valutazione che è cosa complessa”.

Secondo il sindacato, il regolamento “è stato fatto in fretta e furia e crea confusione“, anche perché non garantisce l’indipendenza dell’Invalsi, “emanazione del ministero“.

Infine, con la somministrazione e la correzione delle prove i docenti “sono obbligati a un lavoro supplementare che non viene retribuito“. “Tutti questi temi vanno portati all’attenzione del nuovo ministro, che nei prossimi giorni – sottolinea Pantaleo – dovrà anche indicare le priorità dell’azione di governo su scuola e università“.

Intanto la Cgil, che si è mobilitata ripetutamente in passato contro i test Invalsi, continuerà ad “appoggiare le iniziative promosse nelle scuole e nei territori“.