Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Le classi ponte diventano classi di inserimento e passano alla Camera

Ieri la Camera dei Deputati ha approvato la mozione in materia di “accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo” firmata dai componenti della Commissione Cultura alla Camera di Lega, Pdl e Mpa, che era rimasta fuori dal maxiemendamento sul decreto legge Gelmini sulla scuola, approvato dalla Camera e ora al vaglio del Senato.

Nel testo originario della mozione presentata dalla Lega si chiedeva al governo l’impegno “a rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola di ogni ordine e grado, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione e a istituire classi ponte, che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, propedeutiche all’ingresso degli studenti stranieri nelle classi permanenti“. La nuova formulazione approvata dal governo e condivisa da tutta la maggioranza prevede la sostituzione del termine “autorizzare” in “favorire“, relativo all’ingresso alla scuola dell’obbligo attraverso un test, e quella del termine “classi ponte” con “classi di inserimento“, proposta da Italo Bocchino del Pdl.

La discussione in aula è stata molto accesa, e più volte l’opposizione ha accusato di razzismo la proposta di istituire classi ponte per gli studenti stranieri.

Opposti ovviamente i commenti di maggioranza e opposizione a fine seduta. Per Piero Fassino del Pd, si tratta di un provvedimento che è “una regressione culturale prima ancora che politica e non solo produce un principio di discriminazione ma la cosa più grave è che discrimina tra i bambini e i più piccoli, che è la cosa più abbietta“.

Per Valentina Aprea, presidente della commissione cultura della Camera del Pdl, invece “questa mozione governa il processo dell’integrazione degli studenti stranieri“.

Sulla mozione al momento oltre al no del Pd si è registrato anche il parere negativo dell’Udc, mentre all’interno della maggioranza alcuni esponenti del Pdl, fra cui Nicolò’ Cristaldi hanno annunciato l’astensione dal voto.

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