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Fiducia "puramente tecnica" su maestro unico e voto in condotta

Ora è ufficiale. Il Governo metterà la fiducia sul decreto Gelmini che reintroduce il maestro unico e il voto in condotta. Si voterà questa sera alle 19,00 alla Camera. Un’ora prima, alle 18,00, i gruppi parlamentari presenteranno le loro dichiarazioni di voto.

Il ricorso alla fiducia, ha spiegato in aula alla Camera il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito,  si rende necessario “per motivi puramente tecnici“: “Poniamo la fiducia non perché l’opposizione ha fatto ostruzionismo, o perché ci sono divisioni nella maggioranza, ma per motivi puramente tecnici, perché è noto a tutti che il decreto legge scade il 31 ottobre e deve essere ancora esaminato dall’altro lato del Parlamento. Non abbiamo, dunque, nessun certezza sulla possibilità che l’esame si conclude all’interno di questa settimana o di qualunque altra data“.

Il testo sul quale voterà la Camera è in realtà un maxiemendamento, che contiene diverse novità rispetto al testo originario: le bocciature saranno meno dure; si utilizzeranno i fondi di istituto per pagare gli straordinari effettuati dal maestro unico prima che li finanzi lo stesso ministero; sono previsti nuovi finanziamenti per l’edilizia scolastica.

Sull’insegnamento della nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, si accolgono istanze della Lega Nord. Saranno così “attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale“, “al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla Carta Costituzionale“.

Le bocciature saranno più morbide, ed è una risposta alle polemiche sulla possibilità di far ripetere l’anno a un bambino per un unico cinque in una materia: “Nella scuola primaria i docenti con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”. Alle medie sarà necessaria “una decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe” e si dovrà tenere conto anche di “disturbi specifici di apprendimento e della disabilità“.

Per l’edilizia scolastica, si registrano la proroga delle “risorse stanziate e destinate al finanziamento di interventi per l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti, ovvero di impianti e strutture sportive“, e la nomina di un soggetto “attuatore” (d’intesa con la Protezione civile e la Conferenza unificata) che dovrà garantire la messa in sicurezza, da subito, di almeno 100 scuole a rischio sismico.

Infine, dal momento che torneranno i voti in decimi, alla dizione “voto insufficiente” sarà sostituita la dicitura “voto inferiore a sei decimi”.

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