Obbligo scolastico: una precisazione del PD

In relazione alla nostra notizia di lunedì 21 luglio Obbligo a 16 anni/1. Esplode la polemica, riceviamo dalle onorevoli Manuela Ghizzoni e Maria Coscia del PD la seguente puntualizzazione, che volentieri pubblichiamo.

Sottolineiamo peraltro che, per quanto riguarda l’ordine del giorno presentato dal PD, contenente l’invito al governo ad applicare anche ai percorsi di istruzione e formazione professionale il Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo scolastico (DM 139/2008), il nostro articolo ritiene ciò un atto dovuto da parte del ministro.

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NOTA SULL’OBBLIGO SCOLASTICO

Sull’articolo di TuttoscuolaNews: Obbligo a 16 anni/1. Esplode la polemica, ritengo utile precisare che come Deputati del PD non potevamo esprimere alcun rilievo sull’emendamento dell’obbligo scolastico semplicemente perché, al momento in cui abbiamo presentato il nostro parere negativo, l’emendamento non era stato ancora reso noto alla VII Commissione, che infatti ha espresso il proprio parere sul testo originario del DL 112 non ancora emendato dal Governo.

L’emendamento è stato sottoposto ed esaminato dalle Commissioni V e VI, Bilancio e Finanze, dopo essere stato sospeso per diverse sedute per la verifica di ammissibilità.

Poiché in quella fase della discussione non era possibile presentare un emendamento soppressivo, come deputati del PD abbiamo presentato, in tali Commissioni, diversi sub-emendamenti, che comunque non sono stati accolti.

Abbiamo anche sollevato la questione durante la discussione generale in aula con l’intervento dell’on. Maria Coscia. Infine, dopo il voto di fiducia sul maxiemendamento, abbiamo presentato un ordine del giorno che, ovviamente, non può chiedere l’abrogazione dell’emendamento già approvato perché verrebbe dichiarato inammissibile, ma chiede al Governo certezze circa l’applicazione anche ai percorsi di istruzione e formazione professionale del Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo scolastico (DM 139/2008).

Siamo in attesa del parere del Governo e del voto in aula che avverrà entro giovedì prossimo.