Il Rapporto sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di Save the children

Save the children, organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dei bambini, ha presentato ieri il 4° Rapporto su “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”, dossier sulla condizione dei minori nel nostro paese e sul grado di rispetto della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC).

Gli elementi principali che evidenzia il rapporto sono che “il 24% dei minori italiani, quasi uno su quattro, è esposto a rischio di povertà” e che “sono circa 900.000 i giovani che abbandonano prematuramente gli studi”. “Permangono, sebbene continuino a rimanere sommersi, fenomeni di sfruttamento e abuso, quali lavoro minorile, prostituzione e pedo-pornografia on line. C’è una tendenza ad utilizzare la detenzione preventiva per i minori, in particolare per quelli stranieri, e a non rispettare le misure di protezione previste per i quelli che vengono ascoltati in un processo”.

Andando del dettaglio che ci interessa di più, che riguarda il mondo della scuola, il dossier quantifica, al primo gennaio 2007, i bambini e gli adolescenti residenti in Italia in 10.089.141, di cui 666.393 di origine straniera. La maggioranza è di sesso maschile ed è residente nel Nord Italia.

Di questi, nell’anno scolastico 2007/2008, erano iscritti a scuola 7.742.294 alunni. Il dossier “lamenta la carenza di dati a livello nazionale relativi al confronto tra alunne straniere e popolazione femminile residente per età corrispondente e per nazionalità, che permetterebbe di leggere la scolarizzazione femminile secondo i criteri dell’età e della nazionalità di provenienza, nonché i dati disaggregati del numero di bambini, bambine e adolescenti rom nelle scuole”.

La novità più rilevante attuata a partire dall’anno scolastico in corso al momento della stesura del 4° Rapporto del Gruppo CRC, è l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 16 anni, previsto dalla Legge Finanziaria 2007. L’auspicio di Save the children “è che questo provvedimento abbia una ricaduta positiva sul problema della dispersione scolastica, che è grave in Italia”. Sono infatti circa 900.000 i giovani che abbandonano prematuramente gli studi, ovvero il 20,6% della popolazione tra i 18 e i 24 anni, con un’incidenza nella componente maschile maggiore di quella femminile (rispettivamente il 23,9% e il 17,1%)”.

A conclusione del Rapporto, Save the children fa della raccomandazioni ai decisori politici, la più importante delle quali è “la nomina in tempi brevi della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e la promozione di un maggior coordinamento in merito alle politiche per l’infanzia”.

La versione integrale del Rapporto è scaricabile da questo link.