Centri estivi, nel Lazio 280 euro al mese nei pubblici, 668 nei privati. L’indagine

“L’estate è arrivata e da almeno un paio di settimane, le scuole di tutta Italia hanno chiuso i battenti. Ciò significa che numerose famiglie hanno già trovato o stanno ancora cercando soluzioni che consentano ai propri figli di trascorrere il tempo in modo piacevole e divertente, naturalmente sempre con un occhio al risparmio. I genitori che sono impegnati con il lavoro anche in estate possono ricorrere ai centri estivi, che organizzano attività ludiche, sportive e culturali per bambini e ragazzi di tutte le età”. Così in una nota Osservatorio Regionale Federconsumatori Lazio che ha realizzato un’indagine relativa ai costi da sostenere per usufruire di tali servizi presso strutture comunali o private nella nostra Regione. ‘

‘Il costo medio settimanale rilevato nelle strutture private è di 167,00 euro. La spesa si riduce fino a 100,00 euro qualora si opti per la mezza giornata. Nelle strutture comunali i prezzi sono decisamente più contenuti: in questo caso il costo medio è di circa 70,00 euro per il tempo pieno e di circa 52,00 euro per metà giornata. Da segnalare il fatto che le cifre scendono ulteriormente nelle strutture pubbliche situate nei piccoli comuni del Lazio”. 

”È stata inoltre riscontrata – continua Federconsumatori Lazio – una rilevante differenziazione di costi tra i centri estivi privati a seconda dei servizi offerti. Le strutture che offrono corsi di inglese sono i più costosi e prevedono una spesa media settimanale di circa 280,00 euro, mentre i centri che propongono soprattutto attività sportive applicano mediamente una tariffa settimanale di 175,00 euro. Le cifre sono decisamente più contenute nel caso in cui si preferiscano strutture che offrano la possibilità di svolgere attività all’aria aperta o laboratori di teatro, di musica, di danza o pittura: i costi ammontano rispettivamente a 110,00 euro e a 135,00 euro a settimana”. ”Considerando una media mensile di 668,00 euro per ciascun ragazzo nei centri privati e di 280,00 euro nei centri comunali, i prezzi applicati risultano difficili o addirittura impossibili da sostenere per molte famiglie, soprattutto in un momento di grave crisi economica come quello che, purtroppo, stiamo ancora attraversando. Proprio per questo si va alla ricerca di nuove soluzioni, come la programmazione delle ferie a turno per accudire non solo i propri figli ma anche gli amici più stretti oppure le tate che vengono assunte da due o più famiglie per badare a 2, 3 o anche 4 bambini”.