#Bastabufale: dalla scuola ai social, gli impegni concreti per combattere le fake news

“#Bastabufale. Impegni concreti”. Le proposte operative della scuola, dell’impresa, dell’informazione e dei social network per contrastare le fake news sono state al centro dell’incontro promosso dalla Presidente della Camera Laura Boldrini che si è tenuto la mattina di oggi, 2 maggio, alle ore 10,30, nella Sala della Regina di Montecitorio.

Contro le fake news: i relatori

Dopo il saluto della Presidente e l’intervento introduttivo del giornalista Paolo Attivissimo, hanno preso la parola la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, Monica Maggioni, Presidente della Rai, Maurizio Costa, Presidente della Federazione italiana editori giornali, Richard Allan, Vicepresident public policy Facebook. A condurre i lavori è stata l’attrice Geppi Cucciari. I relatori hanno presentato le proposte che, ognuno nel proprio ambito, intendono attuare per fronteggiare il fenomeno della disinformazione. Idee messe nero su bianco a conclusione dei tavoli di lavoro tematici che si sono tenuti, sempre a Montecitorio, il 21 aprile scorso e che hanno permesso a 39 organizzazioni ed esperti di confrontarsi sul tema. 

Boldrini: ‘Contro le fake news impegni concreti’

Dobbiamo potenziare l’alfabetizzazione digitale – ha detto Boldrini introducendo i lavori -. Il nostro lavoro non è quello di censura, noi non nascondiamo il fenomeno, non può chiamarsi censura puntare i riflettori su una questione che danneggia tutti. Non occuparsi di questo problema sarebbe un’omissione. Combattere le fake news vuol dire ribadire la centralità di una corretta informazione in una società democratica. Sarebbe un buon risultato – ha concluso la Presidente – se tutti i soggetti coinvolti oggi si impegnassero a fare cose concrete“.

Attivissimo: ‘Quando si condivide una fake news si arricchisce qualcuno’

L’iniziativa ‘#Bastabufale’ della presidente della Camera è importantissima. Il contrasto ai danni della fake news parte innanzitutto dalla conoscenza del problema“. Queste le parole dell’intervento di Paolo Attivissimo: “La fake news non viene vista come un problema grave. Con i tempo è diventata studiata, politicizzata, commercializzata. Si guadagnano cifre altissime con le fake news. Ogni volta che i cittadini condividono una notizia falsa – ha concluso Attivissimo – arricchiscono i ‘bufalari’“.

Fedeli: ‘Contro le fake news il Piano Nazionale della Scuola Digitale’

Il problema delle fake news non è un fenomeno passeggero – ha incalzato poi la ministra Fedeliha radici strutturali. Già solo questo impegna le istituzioni a non ignorare il problema. Il nostro Paese purtroppo ha perso l’abitudine nel differenziare le fonti autorevoli da quelle non autorevoli. La rabbia sociale ha trovato nei social uno spazio di sfogo. Internet sta cambiando il modo in cui ci informiamo e diffondiamo le informazioni. In questo quadro l’istruzione e la formazione sono la soluzione strutturale al problema. Per dare le competenze per una piena cittadinanza digitale bisogna dare agli studenti gli strumenti e le competenze che li rendano persone preparate, che li aiutino ad arrivare all’origine dell’informazione. Studentesse e studenti non devono essere consumatori passivi, ma devono riconoscere l’attendibilità delle fonti. Educare i nostri studenti a un uso consapevole dei media digitali li aiuta a contrastare i rischi della rete, il linguaggio dell’odio, il bullismo e il cyberbullismo. Significa promuovere la rete come scambio di diritti e doveri e come luogo di crescita. Voglio sottolineare come anche l’università e gli enti di ricerca debbano riscoprire un ruolo strategico nell’individuare il problema e il modo giusto di divulgare la ricerca scientifica“. La ministra raccoglie quindi l’invito della Presidente a fare proposte concrete: “Venendo alla scuola segnalo il Piano Nazionale della Scuola Digitale come luogo in cui inserire un intervento mirato come la lotta alla fake news. Abbiamo destinato 80 milioni del Pon alle conoscenze digitali per approfondire e capire come stare in rete. L’impegno è quello di rendere strutturale questo intervento in ogni classe. Lo faremo con nuovi investimenti sulle competenze degli studenti e la formazione degli insegnanti. Vorrei poi segnalar il progetto Generazioni Connesse che agisce per promuovere un uso di internet corretto e consapevole“. “Ultimo impegno – conclude quindi Fedeli -, educazione civile digitale. Miur e Camera realizzeranno un progetto di comunicazione e sensibilizzazione civica rivolto a tutte le scuole. Organizzeremo incontri e promuoveremo il protagonismo degli studenti realizzando un decalogo su come riconoscere una fake news. Vogliamo una campagna che consenta a tutti i docenti di insegnare come riconoscere informazioni false e incidere positivamente sulla qualità del dibattito democratico

Ascolta le parole della ministra Fedeli

Per combattere le fake news ripartire dalle fonti

Le fake news alterano il discorso e il dibattito pubblico – ha affermato Monica MaggioniFanno presa in coloro che hanno sempre pensato le idee che diffondono. Ho la netta sensazione che la risposta sia ‘moltiplichiamo i giornalisti’. Bisogna continuare a chiedersi ‘chi sono i proprietari dei siti che fanno i soldi con le fake news?’. L’ignoranza aiuta moltissimo le fake news. Bisogna tornare a incrociare le fonti, a un giornalismo autorevole“. Su questa linea anche Maurizio Costa che sottolinea anche la sua “convinta adesione alla proposta della ministra Fedeli, cioè l’aspetto culturale del tema che riguarda i giovani in particolare. Bisogna cominciare dalla scuola, da un’educazione civica digitale. C’è poi bisogno di tutelare l’informazione professionale di qualità. Non ci possiamo accontentare dell’autocontrollo. Un ruolo attivo deve averlo anche la Commissione Europea“.

Le scuole vincitrici del concorso ‘Bufale in rete: come riconoscerle!’

Al termine della mattinata sono state premiate le scuole vincitrici del concorso ‘Bufale in rete: come riconoscerle!’, bandito dalla Ibsa Foundation for scientific research e dall’Istituto Pasteur Italia. L’iniziativa prevedeva la realizzazione di un fumetto, a colori o in bianco e nero. A premiare i ragazzi, oltre alla Presidente Boldrini e alla Ministra Fedeli, il fumettista di Gazebo Makkox.