Alternanza Scuola Lavoro: come la formazione può aiutare l’impresa 4.0

Il 26 aprile scorso, a Vittorio Veneto, si è tenuto il convegno sull’Alternanza Scuola Lavoro nei Licei, giunto alla sua seconda edizione, organizzato in collaborazione con Tuttoscuola, la Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Confartigianato e l’Ufficio Scolastico di Treviso.

Lo scopo è stato quello di esaminare, all’ormai termine del primo triennio di avvio di questa nuova metodologia didattica, quali risultino essere gli aspetti positivi e quali le criticità, che si sono evidenziate. Ne abbiamo parlato nel numero di giugno di Tuttoscuola, in un articolo a firma di Alfonso Rubinacci, esperto di sistemi formativi.

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La parte centrale dell’incontro è stata rappresentata da uno spazio interamente dedicato agli studenti, in rappresentanza di tutti gli indirizzi liceali presenti negli istituti della Sinistra Piave. Tale scelta ha avuto il non trascurabile merito di consentire di comprendere, direttamente dalla voce dei veri protagonisti di questa nuova stagione della didattica, il valore delle esperienze compiute. Si sono avvicendati sul palco studenti del liceo classico e scientifico “Flaminio” ed artistico “Munari” di Vittorio Veneto, musicale “Marconi” e linguistico “Da Collo” di Conegliano, delle scienze umane “Casagrande” di Pieve di Soligo. Ciascuno ha descritto l’esperienza vissuta, che aveva il carattere personale o di classe, a seconda delle scelte operate dall’istituto di appartenenza. Ciò che è chiaramente emerso, quale aspetto caratterizzante per tuttigli studenti, è stato lo spontaneo entusiasmo, con il quale l’esperienza è stata rivissuta, accompagnato da una proprietà di linguaggio sui temi dell’organizzazione e delle competenze acquisite, che hanno favorevolmente impressionato la platea.

Più di un liceale intervenuto ha sottolineato l’importanza dell’apprendimento fuori dall’aula, in ambiente estraneo alle normali didattiche in collaborazione con la figura del tutor esterno, ritenutospesso determinante per il suo affiancamento costante. Tutti hanno riconosciuto anche un innegabile valore orientativo per le scelte universitarie e lavorative future.

Nella seconda parte del convegno sono intervenuti autorevoli esponenti dell’ambito dell’istruzione sia nazionale che regionale: Fabrizio Proietti, Dirigente dell’Ufficio IV del  MIUR – Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale d’istruzione –   Massimo Marzano Bernardi, della Direzione Formazione ed Istruzione della Regione Veneto, Federico Callegari, responsabile Area Studi e Sviluppo Economico – ‎Camera di Commercio di Treviso e Belluno, Paolo Rigo, Dirigente Scolastico e referente della Rete di scuole della provincia di Treviso per l’Alternanza. I comuni denominatori che hanno caratterizzato gli interventi, che si sono succeduti, sono rappresentati dal riconoscimento dell’esperienza dell’Alternanza quale fattore abilitante di successo per i percorsi liceali, all’interno dei quali è auspicabile una sempre maggiore compresenza durante l’orario scolastico, evitando il latente pericolo della valutazione dell’Alternanza come di un corpo estraneo rispetto all’attività curricolare.

Si è riconosciuto l’innegabile valore che l’esperienza assolve non tanto in termini di politica attiva per l’occupazione quanto per l’occupazionalità, per favorire lo sviluppo di uno spirito imprenditivo con atteggiamento proattivo, secondo il modello che il nuovo paradigma dell’Industria 4.0 comincia a richiedere. Più relatori hanno evidenziato la necessità di ampliare e migliorare gli spazi di cogestione con le aziende, auspicando che queste ultime possano anche spingersi con coraggio a modificare i loro sistemi organizzativi per dare spazio a questa nuova forma di insegnamento/apprendimento, collaborando a creare importanti ed innovativi ambienti di senso. Abbiamo approfondito questa tematica nel numero di giugno di Tuttoscuola.

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