Accesso PON scuole paritarie, Kaladich (FIDAE): ‘Continueremo a seguire l’evolversi della situazione’. L’intervista

Nei giorni scorsi la FIDAE, in un comunicato, ha fatto il punto sull’ iter per trasformare la previsione normativa della legge di bilancio 2017 (comma 313 della legge 11 dicembre 2016, n. 232), che con un’interpretazione autentica apre l’accesso al PON anche alle scuole paritarie in ossequio alla legge 62 del 2000, in strumenti concreti di attuazione, tenendo conto delle specificità proprie delle istituzioni scolastiche paritarie, in particolare quelle di ispirazione cristiana. Tuttoscuola ha intervistato la presidente FIDAE, Virginia Kaladich, per capire meglio a che punto siamo in questo senso.

Presidente Kaladich, sappiamo bene che la FIDAE è da sempre in prima linea per garantire alle scuole paritarie l’accesso alle opportunità PON Scuola. A che punto siete con la vostra battaglia?
«Siamo in attesa di conoscere a che punto si trova l’iter amministrativo per conformare i documenti di programmazione 2014-2020 dei Fondi SIE (Accordo di Partenariato 2014-2020 e PON “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”) alla disposizione di cui al comma 313 della legge di bilancio 2017. Un’attesa carica di impegno. Visto il dilatarsi dei tempi di applicazione della previsione della legge di bilancio, quattro organizzazioni cattoliche (FIDAE, AGIDAE, FISM, CdO Opere Educative) hanno richiesto, nel giugno 2017, formale incontro alla Ministra Fedeli per avere informazioni sul procedimento in corso per l’attuazione della citata normativa.  La Ministra, verificata la richiesta, ha delegato la struttura tecnica, compreso il Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, la dr.ssa Carmela Palumbo, ad incontrare le organizzazioni cattoliche. Incontro puntualmente avvenuto nel mese di settembre 2017, nell’ambito del quale c’è stato uno scambio di opinioni franco e costruttivo circa le aspettative delle scuole paritarie.  La FIDAE, dopo l’incontro, ha continuato a seguire molto da vicino le fasi che stanno portando, entro questo mese, alla trasmissione delle richieste di modifiche all’Accordo di Partenariato alla Commissione Europea, passaggio propedeutico per procedere all’aggiornamento del PON Scuola e permettere poi l’emanazione dei bandi rivolti alle scuole paritarie. La FIDAE, inoltre, ha puntualmente informato le altre organizzazioni cattoliche sulle evoluzioni procedimentali attinenti alle questioni in esame, compreso l’ultimo incontro avuto presso il Dipartimento di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al quale ha preso parte anche l’Autorità di Gestione del PON».

Qual è il maggior successo che avete ottenuto fino a oggi?
«Sicuramente un passo avanti importante è stato quello dell’apertura ai fondi PON (Programma Operativo Nazionale del Miur finanziato dai Fondi Strutturali Europei) anche per i progetti delle scuole paritarie. La novità la ritroviamo nel già citato comma 313 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017): «Nel programma operativo nazionale “Per la scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”, riferito al periodo di programmazione 2014/2020, di cui alla decisione della Commissione europea C(2014) 9952 del 17 dicembre 2014, per “istituzioni scolastiche” si intendono tutte le istituzioni scolastiche che costituiscono il sistema nazionale di istruzione, ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 10 marzo 2000, n. 62». Un passo in avanti sostenuto anche da quanto dichiarato dalla Ministra Fedeli il 1° febbraio 2017 durante l’incontro con i rappresentanti delle Scuole Paritarie relativamente all’accantonamento dei fondi PON per le scuole paritarie e ribadito il 23 febbraio 2017 durante la visita alle scuole ebraiche di Roma: «C’è una novità nell’ultima legge di bilancio, abbiamo considerato anche le scuole paritarie, quelle veramente fidate e accreditate. Un fatto credo importante perché bisogna rispettare le leggi italiane. Adesso che sono partite le dieci azioni per i finanziamenti PON che arrivano anche dalla Comunità europea, ho accantonato quello che riguarderà le scuole paritarie perché in Europa, secondo una regolamentazione che dobbiamo rinegoziare, le scuole paritarie non sono considerate scuole pubbliche».

Quali saranno i vostri prossimi passi?
«La FIDAE continuerà a seguire l’evolversi della situazione con l’intento di non permettere che ancora una volta vadano deluse le legittime aspettative di tanti operatori dell’istruzione che con dedizione e competenza reclamano un diritto che, senza ombra di dubbio, è contemplato dal modello istituzionale disegnato dalla legge 62 del 2000. Siamo fiduciosi e restiamo in attesa. Speriamo! Intanto ci stiamo preparando. Il prossimo 18 ottobre partirà la quarta edizione dei Corsi che la FIDAE ha organizzato per preparare le scuole alla realizzazione di progetti per accedere al piano di interventi, finanziato dai Fondi Strutturali Europei con una durata settennale (2014 al 2020) a sostegno della qualità dell’istruzione (docenti-studenti)». 

Iscriviti a TuttoscuolaNEWS, la newsletter di Tuttoscuola, è gratis!
Ogni settimana ti aggiorneremo su tutte le novità relative al mondo della scuola e dell’educazione. Basta inserire il tuo indirizzo mail nel riquadro azzurro che si trova a destra in home page. Sarai sempre tempestivamente informato sulle iniziative di Tuttoscuola!