A scuola in sicurezza: assegnazione, programmazione e contabilizzazione delle risorse stanziate dal Decreto Rilancio

Ben 331 milioni di euro alle scuole che possono usufruirne entro il prossimo 30 settembre. È quanto è stato stanziato dal Decreto Rilancio e definito nella nota pubblicata lo scorso 29 maggio. Ma in che modo le scuole possono spendere questi fondi? E come assegnare, programmare e contabilizzare le risorse? Cerchiamo di capirlo oggi in questa nuova parte dello speciale di Tuttoscuola, “A scuola in sicurezza”.

Assegnazione delle risorse

Secondo quanto è possibile leggere nella nota,  l’Ufficio IX della Direzione Generale per le risorse umane, finanziarie e i contratti del Ministero dell’Istruzione, ai sensi dell’art. 231, comma 9, del D.L. 34/2020, provvede alla tempestiva comunicazione ed assegnazione delle risorse.

Le risorse sono assegnate alle scuole sulla base dei criteri e parametri vigenti per la ripartizione del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche. Preliminarmente all’avvio delle dovute registrazioni contabili, si consiglia di effettuare una rapida rilevazione dei propri fabbisogni di acquisto di beni, servizi e lavori, in considerazione delle risorse assegnate e delle finalità di utilizzo delle medesime.

Individuati i fabbisogni e gli interventi che si intendono attivare per soddisfarli, occorre verificare le risorse finanziarie a disposizione e stabilire l’ordine di priorità di questi ultimi in base alle specifiche esigenze di ciascun contesto scolastico e al carattere di urgenza rispetto all’avvio del prossimo anno scolastico. L’adeguata pianificazione delle iniziative d’acquisto, sopra suggerita, consente di attivarle nell’arco temporale definito dalla norma (entro il 30 settembre 2020).

Trattandosi di risorse finalizzate, il Dirigente scolastico disporrà la necessaria variazione al programma annuale con decreto da trasmettere per conoscenza al Consiglio d’Istituto, secondo le procedure prescritte. Data la rilevanza che assumono per la comunità scolastica gli interventi da attivare, il Dirigente scolastico informa il Consiglio di istituto in merito alla pianificazione delle priorità da perseguire a mezzo delle risorse in parola.

La contabilizzazione delle risorse

Di seguito quindi le prime indicazioni per una corretta contabilizzazione delle risorse. 

In particolare, a seguito della comunicazione ed assegnazione delle risorse da parte del Ministero dell’Istruzione, le istituzioni scolastiche provvedono a:

– accertare le somme in parola, in conto competenza, nell’Aggregato “03 Finanziamento dallo Stato”, Voce “06 Altri Finanziamenti vincolati dallo Stato”, sotto-voce “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”.
– Imputare, tenuto conto della pianificazione degli interventi da attivare, le risorse in entrata nelle diverse destinazioni di spesa in funzione delle finalità di utilizzo delle risorse medesime. A titolo meramente esemplificativo, qualora si decida di attivare tre diversi interventi: acquisto di dispositivi e di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti, acquisto di servizi professionali di formazione per il personale e acquisto di strumenti per la didattica a distanza, gli stessi andranno imputati, rispettivamente: o categoria “A01 – Funzionamento generale e decoro della scuola”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”; o categoria “P04 – Progetti per “Formazione/aggiornamento del personale”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”; o categoria “A03 – Didattica”, scheda di destinazione “Risorse ex art. 231, comma 1, D.L. 34/2020”;
– allocare le spese per natura in ciascuna scheda di destinazione di cui sopra, secondo la sezione spese del piano dei conti;
– monitorare l’avanzamento dei singoli interventi e curare le ordinarie operazioni di registrazione contabile Si rimette alla discrezionalità della singola istituzione scolastica la possibilità di aumentare con risorse proprie la dotazione di uno o più interventi da attivare con le risorse di cui all’art. 231, comma 1, del D.L. 34/2020, fermo restando la necessità di mantenere una contabilità separata ai fini della rendicontazione.

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