Gli scatti per merito sono ‘un colossale imbroglio’. Per la Flc-Cgil

Un “colossale imbroglio“. Così il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo, definisce la la proposta sulle nuove progressioni meritocratiche, contenuta nel documento del Governo “la buona scuola”. Secondo Pantaleo “è un colossale imbroglio perché riduce ulteriormente i salari per i docenti e gli Ata. Quella proposta non migliora la qualità della scuola perché rompe la cooperazione tra il personale lasciando il posto ad una competizione individuale senza regole per rientrare nel 66% di chi potrà accedere agli scatti triennali“.

Dal punto di vista quantitativo rispetto all’attuale meccanismo – spiega Pantaleo – ci sarebbe una perdita netta di salario perché solo nel caso di un docente che riuscisse a maturare tutti gli aumenti, cosa impossibile, si riuscirebbe ad avere un vantaggio rispetto all’attuale sistema. Basterebbe non ottenere un solo aumento nei primi 20 anni di attività lavorativa per avere retribuzioni lorde inferiori a quelle attuali. Per gli Ata se si adottasse lo stesso sistema la perdita sarebbe ancora maggiore“.

Con la cancellazione degli scatti dal 2015 – prosegue Pantaleo – si risparmia oltre 1 miliardo di euro e dal 2018 le risorse per gli scatti meritocratici sono le stesse di quelle attuali. In sostanza perla valorizzazione professionale non sono previste risorse aggiuntive ma si ripartiscono gli stessi soldi su meno personale“.