WhatsApp tra famiglie e docenti, Giannelli (ANP): ‘Regolamentazione con codice di autodisciplina redatto dalle scuole’

Chat tra famiglie e docenti: sì o no? Fa discutere molto in questi giorni la proposta lanciata dall’Associazione Nazionale Presidi di Roma di abolire questa forma di comunicazione, se non per le comunicazioni urgenti. Sul tema oggetto di polemiche è tornata l’ANP con la voce del suo presidente, Antonello Giannelli che, come riporta IlSole24Ore, non sarebbe per l’abolizione ma per la regolamentazione attraverso un codice di autodisciplina redatto dalle scuole

Per Giannelli “la tecnologia in sé non è mai negativa o positiva. Di conseguenza anche l’utilizzo delle chat può apportare vantaggi ma può anche prestarsi ad un uso distorto. È necessario capire che devono essere utilizzate in modo corretto e a questo proposito è fondamentale – puntualizza – la formazione di tutti i soggetti coinvolti. Un eventuale codice di autodisciplina dovrebbe essere redatto direttamente dalle scuole. Non dimentichiamo che – conclude Giannelli – queste tecnologie sono di recente introduzione e non c’è ancora un patrimonio comune di comportamenti”.

Mario Rusconi, presidente Anp di Roma, ha ribadito che “le chat di classe devo essere usate solo per le emergenze. Altrimenti stravolgono completamente il rapporto che ci deve essere con le famiglie. Le chat tra famiglie e insegnanti e tra insegnanti e studenti stanno dilagando e stanno creando una sorta di cortocircuito. Non siamo abolizionisti – precisa infine Rusconi – semplicemente vogliamo una regolamentazione che non faccia scadere le chat in una sorta di continuo ping pong aggressivo”.

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