Revisione del voto di condotta e della sospensione. Si farà in tempo per il prossimo anno?

A distanza soltanto di 24 ore dal question time nel quale aveva annunciato nuove misure per dare “un segnale di inversione di tendenza, un segnale di rigore, di serietà”, il ministro Valditara ha reso note le linee d’intervento per modificare il voto di condotta e la sanzione disciplinare della sospensione, attraverso tre direttrici: ridare valore appunto al comportamento degli studenti e al voto di condotta; modificare l’istituto della sospensione e introdurre attività obbligate di cittadinanza solidale.

Il comunicato del Ministero individua chiaramente tre obiettivi:

  • Ripristino della cultura del rispetto
  • Affermazione dell’autorevolezza dei docenti
  • Riporto della serenità nelle scuole

Si può certamente individuare in quella terna di obiettivi una chiara impronta di rigore, anche se accompagnata dall’intento di redimere, rieducare e responsabilizzare lo studente colpevole di comportamenti negativi e violenti verso gli insegnanti o i compagni.

Probabilmente la riforma annunciata dovrebbe incontrare i favori di molti insegnanti, mentre forse le associazioni dei genitori potrebbero manifestare contrarietà o perplessità per quello che si potrebbe ritenere un giro di vite con possibili effetti generalizzati. Per Angela Nava Mambretti del Coordinamento genitori democratici, intervistata da “Repubblica”, “l’autonomia scolastica è stata messa in discussione con una svolta autoritaria”.

Sarà, comunque, interessante registrare nelle prossime ore le reazioni del mondo scolastico.

La rapidità di intervento del ministro, concretizzata dalla individuazione delle tre direttrici, lascia intendere la volontà di realizzare le riforme del voto di condotta e della sanzione della sospensione in tempo utile per il prossimo anno scolastico.

Non sarà facile, perché dovranno essere rivisti due Decreti del Presidente della Repubblica, relativi rispettivamente alla valutazione degli apprendimenti e del comportamento (D.P.R n.122/2009) e allo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R n. 249/1998, già modificato dal D.P.R. n. 235/2007). 

Il periodo estivo non è certamente propizio per realizzare interventi normativi che, in questo caso, prevedono anche l’acquisizione del parere del Consiglio di Stato.

Insomma non è detto che le riforme del voto di condotta e la sanzione disciplinare della sospensione possano arrivare in tempo per il prossimo anno scolastico.

© RIPRODUZIONE RISERVATA