In vista del congresso del PD, che porterà il prossimo 25 ottobre all’elezione del segretario nazionale attraverso le primarie, si vanno delineando candidature, alleanze, prese di posizione a favore dei due candidati in pole position – il segretario uscente Dario Franceschini e il responsabile economico del partito, Pierluigi Bersani – o a sostegno di altri nomi, tra i quali è emerso in questi ultimi giorni quello del chirurgo Ignazio Marino.

Che posizione prenderanno gli esponenti del PD più impegnati sui temi della scuola? In che misura giocherà la loro biografia politica, la loro militanza precedente alla formazione del PD? Difficile dire, perché tra i sostenitori di Bersani, che è di provenienza DS, troviamo Rosi Bindi ed Enrico Letta, ex dirigenti del Partito popolare e della Margherita, mentre a coordinare la campagna congressuale per Franceschini, di provenienza DC-PPI-Margherita, sarà addirittura Piero Fassino, già segretario DS.

Per ora la presa di posizione più esplicita, tra gli esponenti “scolastici” del PD, è quella assunta dalla senatrice Mariangela Bastico, già viceministro dell’istruzione e in precedenza assessore DS in Emilia-Romagna, che dichiara nel suo sito www.bastico.it che appoggerà la candidatura Franceschini e non, come ci si sarebbe potuti aspettare per la sua storia politica e la regione di provenienza, quella di Bersani.

Considerato che anche Fioroni sosterrà Franceschini (si formerà di nuovo il ticket Fioroni-Bastico per l’istruzione), si resta in attesa di conoscere quale scelta faranno i parlamentari e le personalità di spicco che si sono finora occupati di scuola nella breve storia del PD. Quel che sembra certo, è che la scelta non dipenderà dalla precedente appartenenza politica.