Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Vasto dibattito sul sostegno sbilanciato

Il dossier di Tuttoscuola sui docenti di sostegno sta suscitando un vasto dibattito, nel quale interviene oggi, con una articolata dichiarazione, Giuseppe Argiolas, del Direttivo nazionale Ciis (Coordinamento italiano insegnanti di sostegno).

Il meccanismo del passaggio dal sostegno al curriculare“, sostiene Argiolas, “è un salvagente per tanti che non trovano posto e garantisce l’assorbimento del precariato, ma non si preoccupa minimamente dell’integrazione scolastica che invece, soprattutto in termini di professionalità, è richiesta a gran voce dalle famiglie“.

L’esponente del Ciis si riferisce alla possibilità offerta ai docenti di sostegno di ottenere  l’immissione in ruolo dopo un quinquennio trascorso a fianco degli alunni con disabilità. Una facoltà piuttosto diffusa, che può essere talvolta utilizzata, come rilevato anche da Tuttoscuola nel dossier, come una “scorciatoia”.

Il meccanismo di passaggio dal sostegno al curriculare ha secondo Argiolas conseguenze negative “soprattutto per alcune tipologie di disabilità, dall’autismo alla sindrome di Down, per i quali la continuità didattica è determinante al buon esisto del percorso formativo“. E’ necessaria e urgente perciò una presa di coscienza delle conseguenze che determina la prassi del passaggio quasi automatico dal sostegno al curricolare dopo cinque anni di “purgatorio” a fianco agli alunni con disabilità, perchè “c’è bisogno di continuità professionale e di relazioni stabili con familiari e associazioni di riferimento“.

Argiolas estende poi la sua riflessione ad altri aspetti della problematica: “L’ultimo decreto ministeriale sulle utilizzazioni prevede che, in via residuale, possano essere utilizzati per il sostegno docenti ‘perdenti posto’, cioè in sovrannumero, anche se privi di specializzazione“. Una situazione a suo avviso “intollerabile“, anche perché “ci sono sentenze del Consiglio di Stato che obbligano alla specializzazione“.

 

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