
Valutazione dirigenti scolastici: adelante, con juicio

A firma del Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione, Carmela Palumbo, è stata emanata dal MIM la nota ministeriale n. 8369 con la quale vengono fornite indicazioni applicative del Decreto ministeriale n. 28 del 21 febbraio scorso per la valutazione dei dirigenti scolastici (qui la nostra notizia con il testo completo della nota).
Sembra così essere giunta a conclusione l’interminabile vicenda (qualcuno l’ha definita una “telenovela”) della valutazione degli ex presidi e direttori, che essendo diventati “dirigenti” – sia pure “scolastici” – in attuazione della legge n. 59/1997 (Bassanini) con decorrenza dall’anno scolastico 2000-2001, avrebbero dovuto essere valutati anche per la qualità del loro servizio, come tutti gli altri dirigenti della Pubblica Amministrazione. Cominciammo a parlarne già nel 2003 con una notizia che anche nel titolo – Adelante, con juicio – metteva in luce le difficoltà e la lentezza con la quale avanzava il progetto di valutazione, il “Sivadis”, allora messo in campo dal Ministero con la partecipazione dei sindacati e delle associazioni professionali, nel tentativo, poi naufragato, di risolvere il problema.
Vanificati tutti gli ulteriori tentativi succedutisi negli anni (decenni…), ora la questione della valutazione dei DS sembra risolta. Ma lo è davvero? O di nuovo è più realistico dire che sta andando avanti, ma ancora “con juicio” (prudenza, cautela, come consigliava il cancelliere manzoniano Antonio Ferrer…). Va ricordato che nel parere dato dal CNPI sul provvedimento si osservava che “aspetti rilevanti dell’operato della dirigenza scolastica, quali quelli più specificamente orientati alla dimensione pedagogica-didattica, non trovano ancora richiamo nel nuovo sistema”, e che anche un sindacato tra i più aperti al dialogo come la Cisl scuola ha avanzato riserve dello stesso genere.
Forse è per questo che nella parte finale della nota ministeriale si dice cautamente quanto segue: “Per favorire una graduale introduzione del Sistema, tenuto conto che lo stesso viene adottato in corso d’anno, per la valutazione dei risultati dei Dirigenti scolastici riferita all’anno scolastico 2024/2025 nel citato Decreto interdipartimentale verranno definiti in maniera significativamente ridotta obiettivi, indicatori e target del procedimento di valutazione, anche con esclusione dell’obiettivo a rilevanza regionale”. Vedremo se sarà davvero solo per il 2024-2025, o se anche dopo prevarrà il “juicio”…
Per approfondimenti:
Valutazione dei DS tra ritardi e perplessità. Pubblicata la nota
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