Valutazione Dirigenti Scolastici/1. Ecco la proposta INVALSI

Nel sito dell’INVALSI www.invalsi.it sono consultabili e scaricabili due documenti (le linee della proposta e una serie di allegati) che costituiscono il frutto del lavoro sviluppato in quasi un anno e mezzo dal gruppo tecnico e dagli esperti chiamati a fare proposte sulla valutazione dei dirigenti scolastici (DS), come previsto dalla legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007).

Qualche giorno prima della pubblicazione (il 18 febbraio 2009) si era svolto al Ministero un incontro di informazione tra i sindacati e il capo dipartimento dell’istruzione Giuseppe Cosentino, affiancato dal presidente dell’Invalsi Pietro Cipollone e dal direttore generale del personale della scuola Luciano Chiappetta.

Sulla decisione di accelerare i tempi, dopo un non breve periodo di approfondimento ed elaborazione da parte dell’INVALSI, sembra aver influito la Corte dei Conti, che ha fatto rilievi sulla necessità di erogare la retribuzione di risultato solo a seguito di valutazione, e non a pioggia come finora avvenuto.

In sintesi il modello di valutazione dei DS si articola in quattro passaggi:

-negoziazione degli obiettivi tra direttore dell’USR e singoli DS;

-perseguimento degli obiettivi da parte del DS;

-autovalutazione annuale dal parte del DS e valutazione della sua azione da parte del team di valutazione (3 membri, tra i quali un DS), che lo seguirà per un triennio;

-formalizzazione della valutazione, alla fine del triennio, da parte del direttore dell’USR, con quattro possibili tipologie di giudizio: eccellenza, positività (in questi due casi viene attribuita la retribuzione di risultato), presenza di difficoltà (nessuna retribuzione di risultato), negatività.

E’ prevista una fase annuale di simulazione del modello (2009-2010), a partecipazione volontaria, con avvio dell’attuazione generalizzata a partire dal successivo anno 2010-2011. Si comincerà con un terzo dei DS, e l’operazione sarà completata in tre anni. Si prevedono 715 team (uno ogni 15 DS da valutare), all’interno dei quali è obbligatoria la presenza di un DS, mentre per gli altri due si potrebbe ricorrere, oltre che a dirigenti tecnici e amministrativi, anche a dirigenti in quiescenza e ad esperti compresi in un apposito albo di valutatori.