Valeria Fedeli: ‘Dobbiamo investire di più per i docenti’
Valorizzazione degli insegnanti, esame di Stato e diritto allo studio. E poi ancora edilizia scolastica, piano digitale e concorso presidi, passando per le scuole delle zone colpite dal terremoto. Questi sono solo alcuni dei punti toccati dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante l’audizione che si è tenuta nel pomeriggio dello scorso 26 gennaio. Proprio ieri, infatti le Commissioni Cultura di Camera e Senato hanno ascoltato la nuova inquilina di Viale Trastevere sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Investire negli insegnanti
“Se guardiamo alla remunerazione dei docenti (…), nella scuola secondaria, un insegnante italiano all’inizio della carriera guadagna tra l’8 e il 103% in meno di altri Paesi” ha detto la ministra sottolineando quanto il compenso di un insegnante sia basso in confronto a quello dei suoi colleghi europei. “Dobbiamo investire di più per i docenti – ha continuato – per il diritto allo studio, per gli spazi di formazione, per la ricerca e l’università. Gradualmente lo si sta facendo, ma servirebbe su questo – io penso – un cambio deciso di grandezze“.
Valorizzare i docenti
Perché il lavoro fatto dagli insegnanti è importante, e per troppo tempo, secondo la Fedeli, sarebbe stato dimenticato dalla società. “Le studentesse e gli studenti trovano risposta alla loro esigenza di un’istruzione di qualità anche e soprattutto grazie al lavoro dei dirigenti e dei docenti, nonché del personale amministrativo – ha affermato la ministra – Un milione di persone che quotidianamente ce la mettono tutta e profondono amore e cura per le loro attività. Per loro ci stiamo impegnando, come doveroso, affinché il loro ruolo recuperi quell’importanza per la società che ingiustamente, negli ultimi anni, si è un po’ persa. Come? Continuando con le azioni di reclutamento per ridurre la condizione di precariato che caratterizza ancora tanti, stabilizzando nell’organico i posti che occupano da anni grazie a 400 milioni stanziati nella Legge di Bilancio e con un impegno a lavorare in dialogo con i sindacati perché il prossimo rinnovo contrattuale – che è assolutamente vicino – sia una vera occasione di valorizzare tutte le professionalità, condividendo il valore della continuità didattica“.
Concorso dirigenti scolastici
Ancora sconosciuta la data di pubblicazione del bando, ma la ministra assicura che ci sarà presto: “Il futuro concorso per i dirigenti scolastici di cui è prossimo il bando, oltre a dare un’occasione per una progressione di carriera a quei docenti che siano interessati a un nuovo ruolo, consentirà di riportare alla normalità i carichi di lavoro dei colleghi già in servizio“. In dirittura d’arrivo anche il concorso docenti: “Nel corso dei prossimi mesi – ha garantito la Fedeli – e comunque in tempo utile a garantire il corretto avvio dell’ano scolastico, si concluderà anche il concorso bandito nel 2016 per 63712 posti docenti“.
Validità dell’anno scolastico per le scuole delle zone colpite dal terremoto
“La prossima settimana ci sarà un nuovo decreto e le scuole continueranno a essere in cima ai pensieri di tutto il Governo – ha riferito Valeria Fedeli – Come Ministero stiamo lavorando affinché il completamento dell’anno scolastico sia garantito a tutti e a tutte. Nel decreto sul terremoto che sarà approvato la prossima settimana dal Consiglio dei ministri sarà prevista una norma finalizzata proprio a questo. Per questo si inserirà una norma che consente di derogare la durata minima di 200 giorni di lezione affinché l’anno sia valido e alla frequenza per gli studenti di frequentare almeno i 3/4 dell’orario annuale per essere valutati e ammessi agli esami“.
Esame di Stato
La ministra ha infine dedicato la chiusura della sua audizione al nuovo esame di Stato il suo schema di decreto è in esame in questi giorni: “L’esame di maturità non sarà più facile. Si darà maggior peso al percorso dell’ultimo triennio, stimolando gli insegnanti a esprimere una valutazione complessiva su ciascun alunno e su ciascun’alunna, valutando in modo non meccanico la media di voto su punta a verificare effettivamente il livello di acquisizione di conoscenza e competenza delle ragazze e dei ragazzi“.
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