Vaccini obbligatori da 12 a 10, richiesti anche per operatori scolastici. Senato respinge pregiudiziali dalle opposizioni al Dl
Dopo il via libera della Commissione Igiene e Sanità del Senato al decreto vaccini, l’11 luglio il provvedimento, su cui il Governo ha autorizzato la fiducia, approda in Aula al Senato. La norma, modificata nel corso del passaggio in Commissione, prevede ora 10 vaccinazioni obbligatori per l’iscrizione a scuola: contro polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. Altre quattro – anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus – vengono attivamente consigliate dalle Asl.
Ridotte le sanzioni ai genitori che non vaccinano che passano da un minimo di 500 a un massimo di 3.500 euro (contro i 7.500), a seconda della gravità dell’inadempimento. Via anche tutti i riferimenti alla perdita della patria potestà. Viene inoltre istituita una commissione tecnico-scientifica con il compito di monitorare il sistema di farmacovigilanza e gli eventi avversi per i quali è stata confermata un’associazione con la vaccinazione. e sparito il rischio della perdita di patria potestà.
La Commissione ha anche approvato un emendamento che prevede l’istituzione dell’Anagrafe vaccinale nazionale. Inoltre, le vaccinazioni saranno richieste – secondo un emendamento per il quale però è atteso l’ok dalla Commissione Bilancio – anche per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici. Prevista, infine, la possibilità di vaccinarsi in farmacia.
Nella serata di ieri, 11 luglio, la notizia che l’aula del Senato ha respinto a larga maggioranza, in un’unica votazione, le cinque pregiudiziali presentate dalle opposizioni al decreto vaccini.
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