Vaccini Covid-19, Arcuri: ‘Dopo gli ultra 80enni sarà il turno degli insegnanti’

Gli studenti delle scuole superiori ancora non riescono a capire con certezza quando potranno tornare a scuola. Sono diverse infatti le Regioni che continuano a rimandare il loro rientro in presenza per via del numero di contagi. Una via per proteggere dai focolai l’anno scolastico potrebbe però essere il vaccino per il Covid-19. Alcuni governatori hanno sollecitato l’esecutivo a inserire il personale scolastico almeno nella fase 2 della campagna sanitaria, rivolta da febbraio agli over 80. Si tratta di circa un milione di persone, tra docenti, dirigenti scolastici e personale tecnico-amministrativo, con età media piuttosto alta e che a un sondaggio Inapp ripreso dal Sole24ore ha espresso l’opinione di non voler riprendere le lezioni in presenza fino al termine dell’emergenza da Covid-19. “Vaccino da febbraio agli ultra 80enni, poi  i professori – ha però precisato il commissario straordinario per l’Emergenza, Domenico Arcuri -.  Pronti a distribuire test rapidi nelle scuole”.

“Il piano precisa le categorie in ordine di tempo – ha detto Arcuri nel corso del report settimanale sulla gestione dell’epidemia -: prima medici, infermieri e personale operante nei presidi ospedalieri e ospiti di Rsa (1 milione e 800mila persone). Si prosegue già dal prossimo mese di febbraio con le persone che hanno più di 80 anni, poi con operatori servizi pubblici essenziali, personale docente e non docente perché le scuole possano funzionare in sicurezza, forze dell’ordine, fragili e detenuti”.

“Abbiamo una dotazione di test rapidi sufficiente e se ci verrà detto che è necessario utilizzarli massicciamente nelle scuole li invieremo rapidamente. Siamo i primi in Europa. Lavoriamo perché entro l’autunno si possano vaccinare tutti gli italiani che lo vorranno, facciamo il tifo perché siano tutti, ma serve che arrivino i vaccini, noi non li produciamo. L’immunità si raggiunge intorno all’80% e si tratta di 48 milioni di connazionali”.