Vaccini: anche Accademia dei Lincei favorevole a obbligo a scuola

Anche l’Accademia nazionale dei Lincei entra nel dibattito sull’obbligatorietà delle vaccinazioni per iscriversi a scuola. E lo fa con un documento in cui esprime con nettezza “parere favorevole rispetto all’obbligatorietà delle vaccinazioni per accedere a scuola, a salvaguardia del diritto all’istruzione e alla vita di relazione anche dei bimbi più fragili”. A illustrare questa posizione è un Rapporto, approvato all’unanimità lo scorso 12 maggio e segnalato su Adnkrons Salute.

Il documento dal tema ‘I Vaccini’ è stato preparato da un gruppo di esperti costituito da Guido Forni, Alberto Mantovani, Lorenzo Moretta e Giovanni Rezza, con il coordinamento del vice presidente dei Lincei Maurizio Brunori. Il Rapporto ribadisce “l’importanza della vaccinazione quale fondamentale strumento di prevenzione per la salute dell’individuo e della comunità”, come si legge in una nota dell’Accademia. “Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità – rilevano i Lincei – i vaccini salvano 2,5 milioni di vite all’anno: 5 vite ogni minuto. Malattie come difterite, pertosse, poliomielite” oggi non causano più problemi perché siamo vaccinati. “Negli ultimi decenni le tecnologie e gli approcci per sviluppare i vaccini si sono grandemente evolute, rendendo i vaccini stessi più sicuri ed efficaci. Eppure, come evidenziato nel Rapporto, i vaccini sono stati e continuano ad essere oggetto di notizie errate e fuorvianti”. È’ il caso dell’associazione tra vaccini e autismo, “priva di qualsiasi fondamento scientifico”.

Il Rapporto dei Lincei sottolinea poi “la dimensione di solidarietà sociale dei vaccini, a protezione dei più deboli”. E il fenomeno di immunità di gregge, con i benefici non solo per il singolo ma anche per la comunità. L’Accademia evidenzia inoltre “come il nostro Paese abbia dato un contributo straordinario dal punto di vista della ricerca scientifica nel settore dell’immunologia e dei vaccini, della produzione industriale e della implementazione di politiche vaccinali efficaci su scala nazionale e globale, partecipando a iniziative di salute globale come la Global Alliance for Vaccines and Immunization”. Nonostante “i progressi fatti e l’impegno del nostro Paese” però, ricordano i Lincei, ancora muoiono nel mondo “1,5 milioni di bambini perché non hanno accesso ai vaccini più elementari”, come quelli contro difterite, tetano e pertosse. Una sfida, quella della partecipazione di tutti ai programmi di vaccinazione, “che rimane attuale e pressante” per “dare a tutti, nel mondo, le stesse opportunità di salute”.